Parco eolico a Barumini, Coldiretti: “Pale come grattacieli di 80 piani vicini a Su Nuraxi”

“Mentre limitiamo qualsiasi costruzione all’interno del Piano paesaggistico regionale, consentiamo a “17 grattacieli di 80 piani” di erigersi attorno a un sito Unesco, in quello che è sempre stato considerato il granaio di Roma. Anche per questo diciamo no al tentativo di generare profitti dalla Sardegna senza consentire ai cittadini di essere protagonisti del proprio futuro”. È quanto afferma Coldiretti nel giorno del corteo di trattori e sindaci per esprimere contrarietà al progetto della società Grv wind Sardegna 6 srl, con sede a Milano, che prevede la costruzione ed esercizio di un impianto eolico vicino alla reggia nuragica di Barumini.

“Basta con le decisioni calate dall’alto senza condividere le scelte di sviluppo con chi vive nel territorio come le tante aziende agricole e zootecniche e con i Comuni che faticosamente hanno costruito un percorso di sviluppo basato sul turismo storico-culturale legato a uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna – osserva l’organizzazione agricola -. Diciamo invece sì a uno sviluppo energetico green e sostenibile del territorio, compatibile con la sua vocazione agricola e turistica, alla tutela del sito Unesco ‘Su Nuraxi’ seguendo il percorso attivato dalla Soprintendenza, Direzione regionale musei e Fondazione Barumini, che ha portato il sito a diventare una eccellenza per il turismo archeologico-culturale e a un piano energetico regionale che tenga conto delle proposte dei territori e dei benefici per i sardi. Solo scelte condivise possono essere le migliori per una vera visione di crescita sostenibile delle nostre comunità”, osserva Coldiretti. “Ancora una volta, dietro la giustificazione pubblica di produrre energia ‘green‘ come obiettivo europeo, si occupano territori dimenticati dallo Stato, spesso senza infrastrutture e in preda a uno spopolamento senza precedenti e con ricadute assolutamente limitate riguardo al costo dell’energia per i sardi, ai posti di lavoro e al futuro”, conclude l’organizzazione agricola.

“Ho voluto partecipare personalmente a questa assemblea per manifestare il mio dissenso contro l’installazione di un impianto eolico a ridosso del complesso nuragico, unico sito Unesco attualmente presente in Sardegna”, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Porcu. “Ho anche ribadito la posizione della Regione Sardegna in riferimento alla politica energetica nazionale, ricordando come l’impugnazione del ‘Decreto energia‘ abbia consentito, con l’avvento del Governo Meloni, l’avvio di un’interlocuzione serrata, al fine di raggiungere un accordo sulla modifica che includa una corretta pianificazione territoriale e adeguate misure di compensazione per la Sardegna”, ha aggiunto. “Siamo consapevoli che la Sardegna sarà chiamata a fare la sua parte nella transizione energetica, nell’interesse complessivo della nazione – ha continuato -, ma questo deve avvenire con una concertazione che, partendo dalle comunità locali, consenta di individuare le aree idonee. Partendo dapprima dai siti già compromessi ed evitando di intaccare, quanto più possibile, il territorio che può e deve essere destinato preliminarmente allo sviluppo agricolo, pastorale e turistico”.

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