No alla cacciata dei gatti da Caprera: l’Enpa difende le colonie feline. E ricorda che fu proprio Giuseppe Garibaldi a fondare più di 140 anni fa l’ente nazionale protezione animali. “Non c’è modo peggiore – attacca Emanuele Deiana, coordinatore regionale dell’Enpa – di onorarne la memoria che intraprendere una ‘crociata’ contro i gatti di Caprera”. L’eroe dei due mondi tirato in ballo da tutte le parti.
“Sono rimasto sbalordito dalle parole del presidente del Parco nazionale della Maddalena – continua Deiana – che, apprendo dalla stampa, vorrebbe cacciare le colonie feline dall’isola di Caprera dove la loro presenza sarebbe causa di degrado, anche per il sito dedicato a Garibaldi”. L’Enpa promette battaglia. “Non vedo proprio come sia possibile cacciare le colonie che, è opportuno ricordarlo, sono tutelate dalla legge italiana – sottolinea il coordinatore dell’Ente – Ignoriamo i motivi del tutto ingiustificati per cui essa risulti così sgradita al presidente, tuttavia, trattandosi di una normativa nazionale, egli la deve rispettare come ogni cittadino italiano. Tra l’altro, è bene precisare che i mici sono curati e accuditi dai volontari della sezione Enpa della Maddalena, che hanno il massimo rispetto per il decoro dei luoghi. Pertanto l’allarme circa il presunto degrado dell’isola appare del tutto infondato”.