Danni causati dal maltempo alle strutture che ospitano a Cagliari gli studenti universitari fuori sede. La denuncia arriva dall’associazione Unica 2.0. “La scorsa notte l’acqua è entrata in camera mia – ha spiegato Maria Stella Carta, rappresentante degli studenti della Casa di via Trentino – ho rischiato di perdere tutti i libri perché sono stati bagnati dall’acqua che proveniva dalla finestra chiusa. Alcuni ragazzi sono stati costretti a comprarsi guarnizioni per le finestre. Questi ultimi sono dei danni da aggiungere al fatto che manca spesso l’acqua, a volte non c’è riscaldamento, e tutto questo perché gli interventi fatti sinora sono di rattoppo, non ristrutturazione, quindi sono problemi che si ripetono in continuazione”. La soluzione? “Negli ultimi Cda Ersu – ha sottolineato Francesco Pitirra, rappresentante di Unica 2.0 – abbiamo messo fondi nella manutenzione straordinaria. Occorre utilizzarli subito per riparare i danni causati dalla pioggia nella Casa di via Trentino, come nelle altre”.
Ma qualcosa si muove: “Sappiamo che si sta provvedendo alla risistemazione degli infissi danneggiati dal temporale – ha dichiarato Carlo Sanna, coordinatore di Unica 2.0 – si tratta di avvenimenti che non possono più essere considerati emergenze, ma sono la conseguenza ricorrente di una condizione malsana delle strutture, la cui risoluzione non può essere emergenziale. È quindi urgente un investimento strutturale per la manutenzione degli edifici, oltre che per l’ampliamento del numero di posti letto disponibili”. Gli studenti chiedono interventi: “Sono circa 600 gli universitari residenti nelle varie strutture cagliaritane – continua Unica – il fatto che siano costretti ad alloggiare in queste condizioni non gli permette di godere appieno del proprio diritto allo studio: vivere tra lezioni, acqua che manca per giorni, giornate di vento o pioggia trascorse a combattere contro il maltempo che entra dentro le camere, è controproducente”.