Gallura, vasto incendio a Golfo Aranci: 50 evacuati da Cala Moresca

Un grosso incendio è scoppiato poco dopo le 15 in Gallura nel promontorio di Capo Figari, nel territorio di Golfo Aranci. Il rogo ha interessato un’area vicino alla strada di penetrazione che collega con la località “Case rosse”. Sul posto stanno operando le squadre del Corpo Forestale regionale, i Vigili del fuoco e la Protezione civile che hanno evacuato circa 50 persone dalla spiaggia di Cala Moresca. Per una di queste è stato richiesto l’intervento del 118 per un principio di intossicazione da fumo. Le persone hanno potuto lasciare la spiaggia a bordo delle loro autovetture in quanto le fiamme ancora non erano arrivate in quel tratto di costa. La zona interessata è particolarmente impervia e difficilmente raggiungibile dai mezzi a terra. Dall’alba la Gallura è spazzata da un impetuoso vento che rende la giornata ad alto rischio di incendi. Sul posto oltre agli uomini a terra, anche tre elicotteri, mentre il Canadair arrivato immediatamente, dopo un primo lancio è dovuto tornare indietro, ed è tornato a Capo Figari dopo circa mezz’ora.

Il forte vento ha fatto correre velocemente l’incendio che ha già bruciato tra i 300 e i 400 ettari di macchia mediterranea. Oltre alle 50 persone evacuate dalla spiaggia è stato fatto sgomberare il villaggio di Cala Moresca, circa una ventina di persone, sette famiglie, tra questi molti bambini e qualche neonato. Hanno dovuto lasciare gli appartamenti che si trovano in un complesso di una quindicina di abitazioni. In una di queste, ancora in vendita, le fiamme hanno danneggiato la veranda. Mentre altre due case sono state evacuate sul promontorio di Cala Moresca. Sul posto stanno operando le squadre del Corpo Forestale regionale, i Vigili del fuoco e la Protezione civile oltre alle forze dell’ordine che stanno coordinato le operazioni a terra. L’area interessata è impervia e quindi è spesso impossibile per le squadre a terra raggiungere il luogo dell’incendio, solo i mezzi aerei sono in grado di spegnere le fiamme.

Mentre i mezzi aerei cercano in Gallura di domare le fiamme monta fra gli amministratori locali la protesta perché “i mezzi aerei sono arrivati troppo in ritardo, e noi assistiamo a questo disastro. La natura ci aveva messo 30 anni per riprendersi dall’altro devastante incendio, ora tutto è distrutto”, ha detto Mario Mulas, vicesindaco di Golfo Aranci, mentre assiste alle fasi di spegnimento dei mezzi aerei. Sono due i Canadair che la Protezione civile ha destinato alla Sardegna, uno di questi sarebbe fermo all’aeroporto per un guasto tecnico. Il fronte del fuoco è molto vasto e le fiamme avrebbero distrutto oltre cento ettari di macchia mediterranea sul promontorio di Capo Ignari-Cala Moresca. “Davanti ad eventi simili non si può accettare una situazione come questa, con il Canadair che arriva con ritardo creando questo grande danno ambientale. Solo grazie alla macchina antincendio, formata da volontari, forestali, vigili del fuoco e barracelli, che però hanno operato a piedi, non ci sono stati danni peggiori”, ha detto il sindaco, Giuseppe Fasolino.

Nelle operazioni di spegnimento un volontario dell’Associazione Monte Ruiu di Golfo Aranci, Maurizio Spano, di 50 anni, è rimasto intossicato dal fumo. A causa dell’aria diventata irrespirabile ha accusato un malore. Le sue condizioni non sarebbero comunque gravi. Il promontorio di Capo Figari, assieme all’isola di Molarotto, è un’area particolarmente impervia con una fitta vegetazione, ed è riconosciuta dall’Unione Europea come Sito di importanza comunitaria (Sic).

Un turista di nazionalità svizzera dopo le 18 è stato recuperato dai volontari impegnati nelle operazioni di spegnimento del rogo. L’uomo è stato tratto in salvo e le sue condizioni sono buone. Il turista si trovava in escursione a Capo Figari, in quello che viene chiamato il semaforo di Marconi, quando a cause delle fiamme e del fumo non è più riuscito a scendere dalla cima del monte. Gli uomini impegnati nello spegnimento lo hanno raggiunto in vetta e con una camionetta è stato portato al sicuro.

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