Viaggio nella miniera di Montevecchio, una finestra sull’archeologia industriale

È stato per oltre un secolo il centro dell’industria estrattiva del sud-ovest dove vivevano e lavoravano centinaia di operai. La miniera Montevecchio, fondata nel 1848 da Giovanni Antonio Sanna, è stata una delle miniere di zinco e piombo più importanti d’Europa, nonché la più grande miniera della Sardegna. Oggi il complesso minerario di Montevecchio, tra il territorio di Arbus e Guspini, sito del parco geominerario della Sardegna, è uno tra i più importanti monumenti di archeologia industriale ed è patrimonio dell’Unesco. Per chi ama l’archeologia industriale è un luogo magico che deve essere assolutamente visitato.

Recentemente, anche a causa delle norme legate al coronavirus, è stato creato un nuovo percorso per le visite denominato “Percorso levante” che partendo dalla miniera ‘Piccalinna‘ si snoda attraverso le varie strutture e i vari stabili. Sarà possibile vedere il pozzo San Giovanni e poco distante le gabbie usate dai minatori per entrare nel pozzo minerario. Sarà poi possibile ammirare il locale forge, la lampisteria, la sala argano e la sala compressori con l’imponente macchia di estrazione di fine XIX Secondo, unica nel suo genere. Aveva 120 cavalli vapore che riuscivano a estrarre 20 metri cubi di materiale l’ora.

Vicino al complesso potranno essere visitate le case degli operai, a volte scarne, o le villette dei capisquadra e notare come fossero evidenti all’epoca le differenze tra i vari ruoli. Seguendo il nuovo percorso si entrerà nel cuore tecnologico del complesso industriale creato nel 1914 e denominato ‘Mezzena’ con la falegnameria dove venivano creati i modelli in legno che venivano trasferiti alla fonderia, poco distante, dove si trasformavano in pezzi di ricambio e utensili di uso comune, poi le officine meccaniche in cui venivano ultimati i pezzi di ricambio fino ad arrivare a Sant’Antonio e raggiungere il pozzo Sartori con un castello di estrazione alto 32 metri e con una profondità di 520 metri. Infine potranno essere visitate le varie aree adibite a museo come il deposito minerario e le stalle.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share