Ussassai, il gioiello dell’oriente sardo: camminare tutto l’anno tra terra e acqua

Ussassai, 710 metri sul livello del mare. Un pezzetto di terra nella provincia dell’Ogliastra: 47,3 chilometri quadrati, l’estensione più piccola tra i Comuni del territorio. Ussassai è terra di trekking e di percorsi naturalistici. Bellezza da contemplare. Solo negli ultimi anni questo paradiso si sta scoprendo. È la solita storia della Sardegna che svela i tuoi tesori con storico ritardo. Ma alla fine ce la si fa.

A Ussassai si è fermato per anni il Trenino verde. Adesso si attende il nuovo collaudo della strada ferrata. Poi il vagone-locomotiva che funziona a carbone tornerà a passare anche da quelle parti. La fermata è quella di Niala. C’è una rete metallico che separa, per ragioni di sicurezza, il binari dal bosco. La fermata è sospesa in una gola. Tuto intorno la foresta Montarbu che da Ussassai corre fino al vicino al Comune di Seui.

Montarbu è demaniale. Una fascia è di macchia mediterranea. Corbezzolo, erica, ginepro e lentisco regalano un’alternanza di colori e profumi. Lo scroscio dei ruscelli è musica in sottofondo. Gli incontri sono di quelli che restano impressi: può capitare di vedere cervi, cinghiali, donnole, ghiri, martore, scoiattoli e volpi. La foresta è stata ripopolata anche con daini e mufloni. In cielo volano aquila reale, astore, avvoltoio monaco, falco pellegrino, grifone, nibbio, poiana, sparviero. Montarbu è infatti oasi faunnistica dal 1980.

Nulla è più rigenerante di una camminata da quelle parti. Altrimenti salire su una sella e girate. Il fiato si perde più per lo stupore che per la fatica. Ci si può anche osare un urlo liberatorio per vedere l’effetto che fa. Vicino alla sorgente di Niala, ecco anche quella di Tuvu Nieddu. Ma c’è pure la fonte di S’orgiola ‘e Ambèrda. Seguendo il fiume San Girolamo si arriva alle piscine. Camminando tra acqua e terra.

A Ussassai risiedono tutto l’anno poco più di cinquecento persone. Ma l’abbraccio col turismo è nel dna. C’è qualche b&b e un’associazione tostissima, la Trempa orrubia, che è motore culturale del Comune ogliastrino. Ne fanno parte donne e altri ussassesi che hanno cambiato residenza per motivi di lavoro. Ma la casa, per tutti, resta quella.

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