Storia e leggenda nelle mura medievali, Bosa sovrastata dal castello Malaspina

Storia e leggenda convinvono all’interno delle mura del castello di Bosa, una struttura affascinante che domina uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Il castello fu costruito nel 1112, sulla cima del colle di Serravalle, dalla famiglia dei Malaspina che dalla Toscana arrivò in Sardegna verso la metà dell’undicesimo secolo. Il colle, grazie alla sua particolare conformazione, rappresentava un bastione naturale che si affacciava sulla vallata del fiume Temo, che attraversa il paese, allora circondato da pascoli e da boschi. Sono tante le leggende che avvolgono la storia del castello che presenta una struttura ben conservata e che permette ai visitatori di immergersi nel fascino del Medioevo, entrando nel castello attraverso le due scalinate poste a est e ovest oppure accedendo dalle vie strette del quartiere bosano chiamato ‘Sa Costa’.

La leggenda narra che il marchese di Malaspina, gelosissimo di sua moglie, fece costruire una galleria che dal castello conduceva direttamente alla cattedrale. Questo per fare in modo che la consorte potesse fare il tragitto lontana dagli occhi indiscreti dei paesani. Si racconta che, proprio a causa della sua grande gelosia, il marchese taglò le dita delle mani alla moglie e le avvolse in un fazzoletto. Passato il raptus l’uomo lo tolse dalla tasca davanti agli amici facendo cadere le dita in terra, motivo per cui fu scoperto e improgionato. Ma al di là delle leggente, il castello di Bosa, chiamato di Serravalle o Malaspina, offre la possibilità di ammirare l’architettura di una struttura realizzata in diversi periodi storici. Infatti, nel dodicesimo secolo furono costruite una torre e una parte delle mura a nord, mentre la torre maestra, un tempo a tre piani, venne eretta nel quattordicesimo secolo.

Per la sua realizzazione venne utilizzata la pietra chiara e il progetto fu realizzato dall’architetto Capula, lo stesso che progettò le due torri cagliaritane di San Pancrazio e dell’Elefante. Fu sotto il dominio degli aragonesi che venne aggiunta una torre pentagonale mentre all’interno delle mura cè la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos utilizzata ancora per suggestive celebrazioni che si tengono alla fine di settembre. Dopo il possesso degli aragonesi, agli inizi del 1300 il castello di Bosa passò nelle mani dei giudici di Arborea sino alla fine del Quattrocento prima di ritornare agli aragonesi che la utilizzarono come feudo dei castellani. La decadenza del castello cominciò verso la seconda metà del Cinquecento quando si rafforzò il potere dei catalani ad Alghero. Il castello, e la sua particolare posizione sull’affascinante borgo, rappresenta ancora oggi un gioiello di architettura che permette un tuffo nel mondo medievale sardo.

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