Serbariu, la miniera è diventata museo. Nella storia anche 72 giorni di sciopero

Serbariu, Sulcis. Una settantina di chilometri da Cagliari. È lì che nel 1936, in piena epoca fascista, cominciò una campagna di scavi per capire se in quel pezzo di Sardegna, terra di materie prime, ci fosse altro da recuperare dal sottosuolo. Nel giro di un anno e mezzo si scoprì che poteva essere estratto carbone. La miniera di Serbariu arrivò a contare 14mila lavoratori.

La scavo non era roba da poco. La galleria arrivava a 103 metri sotto il livello del mare, per una lunghezza totale di 179 metri (nella foto di Wikipedia). Oggi al posto dei minitatori c’è il museo, mentre da subito, dal 1937, Mussolini volle che Serbariu smettesse di essere Comune autonomo perché il polo urbano di riferimento venne creato ex novo: nasce Carbonia con una funzione autarchica, cioè uan città che sullo sfruttamento delle miniere avrebbe dovuto raggiungerre l’autosufficienza economica.

La storia è andata diversamente, a cominciare da Serbariu, finita sotto l’egida della Società mineraria carbonifera sarda, ma con vita molto più breve del previsto. Perché già a partire dagli anni Cinquanta, quindi un decennio dopo l’entrata in funzione dei pozzi, ci fu un massiccio ridimensionamento dell’attività. La forza lavoro in un colpo solo perse i due terzi dei suoi occupati, che provano a resistere in sciopero addirittura per settantadue giorni di fila. Uno dei più lunghi della storia italiana, nonché una lezione di civiltà sulla difesa dell’occupazione.

In coincidenza col taglio del lavoro, il territorio conobbe in quegli anni anche una massiccia emigrazione, che coincise appunto col tramonto del sogno autarchico. Serbariu venne ufficialmente chiusa nel 1971. Solo vent’anni più tardi il Comune di Carbonia è riuscito a entrare in possesso di quell’immenso patrimonio immobiliare e storico che in quattro lustri aveva fatto in tempo a diventare uno spazio degradato. Dopo un altro decennio sono cominciati i lavori di recupero che nel 2006 hanno portato all’apertura del Museo del carbone, inaugurato il 3 novembre di quell’anno.

 

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