Dai metalli all’osservazione del cosmo: il futuro della miniera di Sos Enattos

Dall’estrazione di metalli come piombo, zinco e argento, a un luogo ideale per l’osservazione delle onde gravitazionali attraverso un particolare telescopio dalla tecnologia avanzatissima. È la miniera di Sos Enattos, nel territorio di Lula, in provincia di Nuoro, una delle destinazioni da non perdere in un ideale percorso alla scoperta delle miniere di Sardegna.

La storia di Sos Enattos comincia da lontano: sin dall’epoca di dominazione romana dell’Isola furono scavate gallerie e pozzi. Nel 1868 la concessione della miniera fu affidata alla società Paganelli, interessata allo sfruttamento dei minerali e che fu bersaglio delle proteste dei lavoratori in uno storico sciopero. Nel 1905 lo storico passaggio alla società Anonime Des Mines De Malfidano, compagnia mineraria franco-belga. Poi il sito fu abbandonato per diversi decenni e solo nel secondo dopoguerra conobbe nuove attività di studio e di ricerca che indussero la Rimisa, società finanziata dalla Montevecchio e in seguito dalla Monteponi-Montevecchio, a realizzare importanti opere e un piccolo impianto di trattamento dei minerai estratti.

Oggi la miniera, immersa in un paesaggio di grande bellezza che sorge a breve distanza dal Monte Albo – dichiarato dall’Unione Europea un sito di interesse comunitario (Sic) – è diventata un museo. Nelle vicinanze c’è la splendida chiesa rurale di San Francesco d’Assisi. La miniera di Sos Enattos è stata l’ultima miniera metallifera a chiudere l’attività nella provincia di Nuoro. Pur essendo terminata l’estrazione dei minerali ha continuato a utilizzare le professionalità minerarie nelle attività di recupero e valorizzazione dell’archeologia industriale mineraria e dell’ambiente.

Oggi per la miniera si aprono scenari nuovi: il sito è risultato il luogo ideale per installare un osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione, l’Einstein Telescope – Et, in grado di osservare i processi cosmici con sensibilità mai raggiunte finora. La caratteristica indispensabile che un luogo deve avere per accogliere l’Et è il silenzio, non solo dell’ambiente, ma anche del suolo: occorre quindi l’area sia geologicamente stabile e scarsamente abitata, le vibrazioni del suolo (di origine sia artificiale che naturale) possono, infatti, mascherare il debole segnale generato dal passaggio di un’onda gravitazionale. in Europa Sos Enattos ha un solo concorrente, il Limburgo, regione al confine tra Belgio, Germania ed Olanda.

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