Basilica di Saccargia a Codrongianos, un tesoro romanico in bianco e nero

Attraversando il territorio di Codrongianos, nel nordovest della Sardegna, in mezzo a verdi colline si intravede subito il campanile e poi ci trova davanti la meravigliosa Basilica della Santissima Trinità di Saccargia. Un monumento inconfondibile, caratterizzato dall’alternanza di bianco e nero dovuto all’utilizzo di calcare e basalto, che grazie a un’adeguata illuminazione esterna si può ammirare nel suo splendore anche dopo il calare del sole. Nel 2002 sono stati celebrati i 900 anni dalla sua fondazione, la fine dei primi lavori risale al 1116 e ci sono stati nei secoli ulteriori interventi che l’hanno fatta arrivare in ottima forma fino ai giorni nostri.

Sull’origine del toponimo Saccargia ci sono diverse teorie, che associano il bianco e nero della basilica a una vacca maculata che frequentava quell’area. Secondo una leggenda un pastore aveva notato una mucca maculata che quando arrivava in quella zona si inginocchiava come per pregare e la padrona decise di far costruire una chiesetta i quel punto. Secondo un’altra versione, quella mucca andava da sola dai camaldonesi per farsi mungere. Anche nei pilastri del portico sono stati riprodotti dei bovini accucciati. Nella Sardegna giudicale c’era un tipo di documento che raccoglieva gli atti di donazione dei privati verso il mondo ecclesiastico, nel cosiddetto ‘Condaghe di Saccargia‘ si racconta che il Giudice Costantino I di Torres e la moglie Marcusa non riuscissero ad avere un figlio e si erano fermati in quella piana  dai monaci camaldonesi per un voto alla Madonna. In seguito, quando era nato Gonario II di Torres, il Giudice aveva disposto la costruzione della basilica da dedicare alla Santissima Trinità, affidandola ai camaldonesi.

Dopo la consacrazione del 1116 si sono susseguiti diversi interventi che alla struttura principale hanno aggiunto affreschi romanici e retabli tardo gotici. Tra il 1118 e il 1120 furono i pisani a occuparsi dell’allungamento dell’aula, di innalzare le pareti, rifare la facciata e costruire l’altissimo campanile. Un restauro della chiesa è stato fatto all’inizio del Novecento. La basilica è lunga venti metri, larga sette e alta 14. Tra gli affreschi al suo interno si può ammirare un raro esempio in Sardegna di pittura murale romanica che rende ancora più importante la basilica della Santissima Trinità di Saccargia, a pochi chilometri da Sassari.

 

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