Caro Presidente,
Lei sa bene che questo giornale ha salutato con grande interesse la Sua vittoria alle elezioni regionali del 24 Febbraio. E con ancora maggiore interesse l’applicazione del promesso “metodo Solinas” per la formazione della nuova Giunta. Su questo impegno “rivoluzionario”, è già stato costretto ad alcuni significativi passi indietro, ma c’è poco da scandalizzarsi. Perché si sa che la politica richiede dei compromessi. E quando c’è da accontentare una muta famelica di piccoli diadochi locali, qualche sacrificio è necessario. Avendo vissuto i drammi del governo dell’Ulivo, con Romano Prodi alla guida di una coalizione rissosa e condizionata dai mille ricatti delle pulci con la tosse, siamo gli ultimi a poterci meravigliare.
Però, resta il fatto che sono passati due mesi e la Sardegna può contare solo su una mini-giunta, con ben sette interim retti da Lei. Non proprio uno spettacolo edificante, dopo una vittoria elettorale netta, che avrebbe fatto presagire una strada in discesa, non in salita.
Ma non è questo il punto che preoccupa. Ad allarmare, c’è ben altro. Come ad esempio le voci insistenti che a sabotare i Suoi sforzi siano delle trame di matrice massonica, di cui peraltro Lei sarebbe in qualche modo a conoscenza. Non sappiamo quale possa essere la fondatezza di queste voci, né quanto ci sia di vero negli accostamenti di certi politici al sempre oscuro e opaco mondo delle logge. In Italia, la caccia al massone è sempre stato uno degli sport più praticati. Il più delle volte, è giusto sottolinearlo, del tutto a sproposito. Ma che certe trame massoniche abbiano inquinato i mondi della politica, della finanza, della magistratura e delle Forze Armate, lo dicono un mucchio di inchieste parlamentari e giudiziarie. E dal momento che la Sardegna è sempre stata tradizionalmente sensibile a determinate appartenenze, sarebbe opportuno cercare di vederci chiaro in alcune strane opposizioni verso questo o quel candidato e certi gradimenti in direzione di altri.
Se davvero dovesse essere così, caro Solinas, il consiglio è uno solo: cacci i mercanti massoni dal tempio e faccia la Giunta, anche a costo di perdere qualche pezzetto della coalizione. La stragrande maggioranza dei sardi che l’hanno votata, sarà dalla sua parte.
Guido Paglia