Alla fine ha ‘vinto’ un manager sardo: Giorgio Steri, cagliaritano, chirurgo, classe ’53, è il nuovo commissario dell’Ats, l’azienda per la tutela della salute rimasta due volte senza guida in un mese e mezzo: a giugno, con le dimissioni del Dg ligure Fulvio Moirano, e avant’ieri, quando ha deciso di non accettare l’incarico il manager veneto Domenico Mantoan, designato venerdì dalla Giunta regionale.
L’opzione Steri, che vanta un lungo curriculum da dirigente della sanità, è filtrata ieri sera, quando da ambienti vicino al presidente Christian Solinas si è saputo del ‘pasticcio’ burocratico che ha obbligato Mantovan al passo indietro, perché già titolare di un incarico in una pubblica amministrazione. Di qui la decisione del governatore sardo di studiare una ‘soluzione ponte’, con appunto la nomina di un manager isolano.
Steri è da mesi nell’elenco dei papabili adesso che il centrodestra, vittorioso alle elezioni di febbraio, sta sostituendo tutti i dirigenti nominati nella precedente legislatura. Ma per il Brotzu il neo commissario dell’Ats è stato superato da Paolo Cannas, scelto lo scorso 4 giugno. Steri però, in perfetta nemesi, come spesso succede nelle battaglie di potere, di ritrova in mano un incarico ancora più prestigioso, dal momento che l’Ats è la seconda casella della sanità isolana, dopo quella dell’assessore.
Steri, medico della Asl 8 di Cagliari, è stato a lungo il primario del servizio di Igiene pubblica e sanità pubblica (qui il curriculum). E prima ancora direttore sanitario in tre diverse Asl, a Sanluri, Iglesias e Oristano. È fratello di Giulio Steri, ex consigliere regionale Udc, amministrativista di punta, avvocato dello Stato per quarant’anni.
Al. Car.
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