Segreteria Pd, l’amarezza di Pigliaru: “Ha prevalso la logica correntizia”

“Sabato all’assemblea del Pd ad Abbasanta non ero presente perché auspicavo una soluzione diversa, quella di un segretario, in questa fase delicatissima, capace di raccogliere un consenso più ampio, meno legato a un accordo tra correnti”. Così il presidente della Regione Sardegna e neo tesserato del Pd, Francesco Pigliaru, su Facebook, in merito all’elezione di Emanuele Cani, ex parlamentare dem, alla guida del partito sardo. “Un segretario garante per tutti – continua il governatore – non solo per chi si riconosce nelle aree ma anche per i molti che non hanno altra appartenenza se non quella al Partito democratico. Ma la mia proposta è stata semplicemente ignorata”. Ora, aggiunge, “tocca a Cani lavorare per un Pd più unito e più forte, intorno a una proposta politica che deve essere profondamente rinnovata”.

“Spero che il primo a mettere da parte l’appartenenza a una corrente, a dare l’esempio, sia proprio lui. Buon lavoro, io farò la mia parte con il massimo spirito di collaborazione”. All’inizio del post Pigliaru cita l’ex segretario Renato Soru che durante l’assemblea di sabato aveva fatto notare la sua assenza. “Come mai anche stavolta, pur essendo un iscritto, non è presente? – aveva chiesto l’eurodeputato rivolgendosi alla platea – un motivo potrebbe essere questo: neanche lui è d’accordo con l’occupazione delle poltrone, come peraltro è riaccaduto anche l’altro giorno all’assemblea per eleggere l’amministratore di Abbanoa”.

Pigliaru ha una risposta anche in relazione ai riferimenti sulla nomina del nuovo amministratore unico di Abbanoa: “Mi basta ricordare che la nostra proposta (quella che convergeva sul romano Andrea Bossola, ndr) era puramente tecnica: una persona con un curriculum eccellente selezionato con l’aiuto di una società specializzata”. Quindi, “nessun ragionamento politico in questo caso perché si parla di un ruolo strettamente manageriale, che richiede alte competenze specifiche. Altri – osserva il governatore – hanno fatto una scelta diversa basata su motivazioni lontane dalle nostre. Non l’abbiamo condivisa ma la rispettiamo, nella chiarezza che obbliga però a sottolineare che i punti di vista che si sono confrontati sono profondamente diversi, forse a causa di un difetto di comunicazione, di un insufficiente dialogo tra Regione e Enti Locali. Forse. Ci parleremo di più e capiremo”.

Anche in questo caso Pigliaru augura “buon lavoro ad Abramo Garau, noi ci siamo, pronti a collaborare per il bene della nostra regione”. Comunque sia, conclude, “nella nomina di Abbanoa si sono confrontati due punti di vista. Qual è quello giusto? Anche di questo il Pd dovrà discutere e dovrà prendere posizione, a futura memoria, per ricostruire una visione riformista, seria, credibile. Senza ambiguità, nella massima chiarezza”.

 

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