Arrivano le prime reazioni dal centrosinistra in Consiglio regionale in seguito alla decisione del presidente della Regione, Christian Solinas, di presentare un ricorso al Tar chiedendo l’annullamento dell’ordinanza con la quale la Sardegna è stata confermata in zona arancione.
Secondo Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, quella del governatore è una scelta inutile: “Per la Sardegna non c’era nessuna possibilità di passare in zona gialla. I dati che hanno portato al superamento delle soglie il 19 gennaio (focolai in Rsa e tasso di occupazione delle terapie intensive) sono stati trasmessi regolarmente dalla Regione. Che ha tenuto per se la notizia per giorni, la scorsa settimana. Non c’è nessuna possibilità – scrive su Facebook – di vincere un ricorso al Tar, visto che l’ordinanza è pienamente rispettosa del Dpcm”.
Poi Agus attacca: “Da mesi la Regione è in ritardo sull’aumento dei posti in terapia intensiva e sull’assunzione di anestesisti. Ha perso mesi preziosi per colpa della moltiplicazione delle Asl. Il taglio del nastro, fuori tempo massimo, di un reparto senza personale è stata solo un inutile teatrino. La zona arancione è un provvedimento inefficace e persino irrazionale. Applicato a certe realtà può persino essere inutile. Rispetto all’ultimo Dpcm penso che sarebbe stata più adatta una suddivisione in due fasce senza ibridi incapaci di contenere il contagio e gravosi solo per pochissime categorie di imprese. Non risulta da alcun verbale che la regione Sardegna si sia opposta in alcun modo alla suddivisione in tre fasce di rischio”. A.D
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