Regionali 2019, depositati 26 simboli: ecco tutte le liste in corsa a febbraio

Sono 26 i partiti che correranno alle Regionali del 24 febbraio: tanti sono infatti i simboli depositati tra ieri e oggi all’Ufficio elettorale della Corte d’Appello, nel palazzo di giustizia a Cagliari.  La presentazione dei contrassegni – a ciascuno dei 26 corrisponderà una lista – ha chiuso stasera alle 20 il primo degli adempimenti burocratici che avvicinano l’Isola alle urne del mese prossimo. La seconda scadenza è tra una settimana: il 20 e il 21 andranno depositate le liste, mentre il 24 toccherà alle candidature dei presidenti (dalle 8 alle 12).

La presentazione dei simboli porta con sé una sorpresa: un contrassegno, quello di Sinistra sarda che mette insieme Rifondazione e Comunisti italiani: al momento non è collegato a nessuno dei sette candidati ufficiali, quindi è molto probabile che la corsa elettorale si allargherà a un ottavo aspirante governatore della Sardegna. Si aggiungerà a Francesco Desogus (M5s), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Mauro Pili (Sardi liberi), Ines Pisano (Sardegna di Ines Pisano), Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (Progressisti di Sardegna, polo civico-politico di centrosinistra).

E proprio Solinas e Zedda contano il maggior numero di simboli collegati, rispettivamente undici e nove. Con Solinas, nella coalizione di centrodestra, oltre a Psd’Az e Lega Salvini Sardegna ci sono Riformatori, Unione di Centro, Forza Italia, Fratelli d’Italia-An, Partito Uds-Unione dei sardi, Fortza Paris, Energie per l’Italia, Sardegna Civica, Sardegna 20Venti-Tunis.

Con Zedda la parte politica è formata da Campo Progressista Sardegna; Pd; Liberi e Uguali Sardegna Zedda presidente; Cristiano Popolari Socialisti; Progetto comunista per la Sardegna. Nel fronte civico ecco Sardegna in Comune; Noi, la Sardegna con Massimo Zedda; Futuro con Massimo Zedda; Giovani sardi con Massimo Zedda.

I Cinque Stelle rispettano invece la tradizione delle non alleanze, seppure a livello nazionale l’abbiamo interrotta andando al governo con la Lega: Desogus va alle urne con la sola lista M5s. Scelta uguale per Maninchedda, Murgia, Pili e Pisano. In questi casi per entrare nella ripartizione dei seggi la soglia di sbarramento è al 5 per cento, mentre le coalizioni devono superare il 10 (qui la legge elettorale spiegata per punti).

Quanto alle liste, coi nomi degli aspiranti consiglieri regionali, per la prima volta saranno paritarie, cioè con un numero uguale di uomini e di donne. I nomi saranno 20 nel collegio di Cagliari, 12 su Sassari, 6 a testa a Nuoro, Oristano e in Gallura, quattro nel Sulcis e nel Medio Campidano, due in Ogliastra. (al. car.)

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