Solo qualche mese fa, quando i consiglieri di opposizione in consiglio regionale l’avevano ribattezzata “Sardegna carrozzone”, pareva colpita e affondata. E invece oggi l’agenzia guidata da Mariano Mariani si prende la sua bella rivincita: Sardegna promozione non lascia: raddoppia. Anzi: triplica. E questo su indicazione dell’assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, che durante una delle ultime riunioni di giunta ha proposto di modificare lo Statuto dell’agenzia, apportando ‘piccole’ modifiche. Che, pare, a Mariani non sono proprio piaciute. Tanto da far congelare la delibera.
I timori peraltro sono comprensibili, con la longa manus dell’assessorato che si insinua nel regno di Mariani, finora libero di approvare e finanziare progetti per tutti i gusti, dalle sagre paesane ai reality show, dai calendari ai tornei di calcetto. E si parla di milioni di euro: in barba al taglio completo dei finanziamenti deciso dal consiglio regionale, le casse di Sardegna Promozione vengono alimentate (anche) stornando fondi da diversi assessorati (Sanità e Agricoltura, ad esempio) ma anche da agenzie come Argea.
Nonostante l’organico dell’agenzia conti addirittura diciotto dipendenti e una manciata di co.co.pro., due settimane prima delle elezioni regionali Crisponi ha lanciato in giunta la sua crociata contro il modello cagliaricentrico, proponendo all’esecutivo l’inaugurazione di due nuove sedi: la prima a Sassari, nei locali del museo Tavolara; la seconda vicino a casa, a Nuoro.
Un’operazione che in tempi di vacche magre sembra poco opportuna, se non paradossale, visto che in parallelo Crisponi propone la cancellazione della direzione generale dell’agroalimentare, turismo e artigianato e delle relative direzioni di servizio. In sostanza: si tagliano gli uffici ma si triplicano le sedi. Senza organico. Ci sarà un effettivo risparmio? Difficile se non impossibile, visti i costi di mantenimento di due sedi decentrate, che peraltro dovranno essere guidate da almeno due professionisti.
I motivi di tale scelta, sposata con entusiasmo dai colleghi di giunta, sono riportati nero su bianco in una delibera approvata pochi giorni fa, il 31 gennaio. È una delibera-fantasma: pubblicata nel primo pomeriggio di martedì scorso sul sito della Regione e accompagnata dal nuovo Statuto, il documento è scomparso pochi minuti dopo. Come mai? Con tutta probabilità l’atto non è ancora definitivo ed è stato pubblicato per errore. D’altronde, Crisponi propone delle soluzioni il cui effetto ricadrà su Mariano Mariani. Che dovrà pur esprimersi. E pare che l’accordo ancora non ci sia, anzi. Nei corridoi dell’assessorato al Turismo raccontano che uno degli uomini più fidati di Cappellacci, ovvero Mariani, sia montato su tutte le furie, imponendo lo stop al documento. In ogni caso, Sardinia Post è in possesso di entrambi gli atti.
Nella delibera (leggi), l’assessore Crisponi spiega che occorre snellire l’agenzia. Fino a proporre la cancellazione del suo cuore pulsante, la direzione generale della promozione dell’agroalimentare, artigianato e turismo. Per Crisponi, andrebbero tenute in vita solo due aree: ‘Promozione e internazionalizzazione’ e ‘Attrazione degli investimenti’. E qui siamo appunto al paradosso: grazie al nuovo Statuto (leggi) si tagliano gli uffici, il personale scarseggia ma ci s’inventa le due sedi di Sassari e Nuoro. Effetti evidenti dell’internazionalizzazione.
Giochi chiusi? Non proprio. Oltre al via libera di Mariani, occorre anche quello della competente commissione in Consiglio regionale. Malgrado le elezioni siano alle porte, le commissioni si stanno ancora riunendo e non è escluso che la mini rivoluzione vada in porto prima del voto. Ed è proprio questo l’obiettivo della giunta Cappellacci: portare a casa il risultato prima delle responso delle urne, ovvero prima di un’eventuale sconfitta.
Pablo Sole