C’era un rappresentante della famiglia reale Al Thani, al vertice di questa mattina a Villa Devoto col presidente della Regione Francesco Pigliaru. Al centro del confronto, il maxi investimento da un miliardo di euro che gli arabi del Qatar faranno in Sardegna con la realizzazione del nuovo ospedale di Olbia, il Bambin Gesù, nel palazzone bianco voluto dal prete-manager del San Raffaele, il defunto don Luigi Verzè. La struttura pubblico-privata avrà posti letto convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e altri a pagamento, per un totale di oltre 250. Previsto anche un centro di ricerca. L’annuncio era stato dato dal premier Matteo Renzi lo scorso 23 maggio: a regime i posti di lavoro saranno mille.
Pigliaru, accompagnato dall’assessore alla Sanità Luigi Arru, ha incontrato Sheik Faisal Bin Thani Al Thani, capo della Qatar foundation endowment (Qfe), ovvero la capofila degli investimenti che il piccolo stato arabo fa in giro per mondo. Solo nel campo della ricerca, la famiglia reale di Doha spende ogni anno sei miliardi di dollari. Al tavolo anche Tidu Maini, componente del Comitato esevcutivo di Qfe e del Qatar foundation investimen (Qfi). Presenti pure il sultano Alflasi, consulente personale dell’emiro Sheik Faisal Bin Thani Al Thani, ovvero l’erede al trono del Qatar, e Lucio Rispo, il delegato italiano del Qfe.
“Con Faisal Bin Thani Al Thani e Tidu Maini – si legge in una nota del presidente Pigliaru – abbiamo fatto il punto sul progetto dell’ex ospedale San Raffaele di Olbia. Come ho già avuto modo di dire, nella nostra proposta di governo ci siamo impegnati a dare risposte rapide e in tempi certi a investitori importanti e quindi anche in questo caso stiamo mantenendo l’impegno. Oggi abbiamo ribadito quanto sia importante definire con la Qfe, come stiamo facendo e come abbiamo concordato nella nostra intesa, un percorso armonico con il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera della Sardegna. È stata un’altra tappa del nostro lavoro per portare all’attenzione del Consiglio regionale, che nei tempi dati prenderà la decisione finale, una proposta soddisfacente per tutto il sistema regionale e di cui siano visibili i vantaggi per l’intera Sardegna”.
Per Pigliaru, “la visita di questa mattina a Villa Devoto dimostra che qualcosa sta finalmente cambiando. Uno degli indicatori fondamentali dell’andamento di un’economia, infatti, è attrarre investimenti esteri di qualità, e l’Italia, tra i paesi sviluppati è notoriamente in fondo alla classifica per quanto riguarda l’attrazione di investimenti di questo tipo. Per la Sardegna, in particolare, è una grande opportunità e stiamo lavorando perché questa opportunità possa essere colta nella piena condivisione di tutti. Significa creare centinaia di posti di lavoro in più, contribuire a migliorare l’offerta e i livelli di assistenza sanitaria per i sardi, ridurre i flussi di emigrazione sanitaria passiva, attrarre i flussi dal resto dell’Italia e dall’Europa. Stiamo parlando di creare un hub sanitaria di livello internazionale, un punto di ricerca di eccellenza nel quale i centri di ricerca e le università del nostro sistema regionale potranno essere protagonisti”. Al termine dell’incontro gli ospiti hanno visitato la mostra dedicata alle statue di Mont’e Prama nelle sale del museo archeologico di Cagliari.
Proprio nella conferenza stampa di Roma di fine maggio, con Renzi, Pigliaru e Rispo, il Qatar vorrebbe avere le chiavi della struttura di Olbia il 25 giugno, in modo da poter inaugurare il nuovo ospedale il 1° marzo del 2015. Tanto che domani la delegazione araba farà un sovralluogo nel palazzone di Olbia che, attualmente, è in mano a un curatore fallimentare del tribunale di Milano, dopo il crac della Fondazione Monte Tabor di don Verzè, ovvero l’ex braccio economico del San Raffaele. L’obiettivo della missione gallurese è valutare lo stato della struttura per capire quali interventi si devono ancora realizzare nel dettaglio.