Scontro a distanza tra Matteo Salvini e Luigi Arru. Tutto è cominciato a Ozieri, dove il capo della Lega – in Sardegna sino a domani sera e poi di nuovo da mercoledì – ha attaccato l’assessore regionale alla Sanità, accusandolo di “aver fatto chiudere gli ospedali”. A stretto giro giro la replica di Arru: “Dica quelli che abbiamo chiuso, perché a noi non risulta”. Sono queste le uniche scintille odierne di una campagna elettorale che non sta regalando risse politiche tra candidati.
Ozieri, al momento, non ha portato fortuna a Salvini: prima la vicenda del giovane che si è finto fan e gli ha chiesto di girare un video nel quale il ragazzo ha invece protestato contro la politica della Lega dicendo “più accoglienza e più 49 milioni“. Poi appunto lo scontro a distanza con Arru. Ma per il ministro sono arrivati pure i fischi, quando ha detto: “Anche in Sardegna i comunisti sono in via d’estinzione, faremo per loro un parco acquatico, mi fanno tenerezza quelli che ancora credono nella falce e nel martello”. Così davanti a un gruppo di persone che lo ha contestato al suo arrivo.
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Arru, nel replicare all’accusa di Salvini, ha sottolineato: “Non solo lo studio non sembra far parte del suo curriculum, ma racconta anche balle. Chiedo al Ministro: mi può elencare gli ospedali chiusi nell’Isola, per cortesia? Noi, invece, possiamo citare tutte le strutture chiuse dalla Lega in Lombardia. La verità è che Salvini lancia proclami, ma non risponde mai nel merito, né sugli ospedali sardi né sulla contraddizione della sua linea politica. Perché il ministro non approfitta dell’accoglienza nuorese e non accetta un dibattito pubblico sulla sanità e non solo? Invitiamo come moderatori i direttori delle televisioni e dei quotidiani. Signor ministro, mi conceda questo onore: dimostri ai sardi che va oltre gli slogan. La prego, dopo la finiamo con una bella cena sarda e del buon vino sardo”.