Regione, infornata di dirigenti esterni: “Procedure dubbie, tutto da annullare”

Atti e nomine contestabili, spese in alcuni casi non necessarie, avvisi per le manifestazioni d’interesse modificati in corsa”. Comincia così il j’accuse sulle assunzioni in Regione contestate da Progressisti, Leu e Pd. Nel mirino ci sono intanto “dieci incarichi dirigenziali con contratto di diritto privato a tempo determinato”. Un’infornata datata 2020. Mentre da gennaio 2021 sono già tre “le manifestazioni di interesse per l’acquisizione di personale in comando” da altre amministrazioni. Figure apicali e non.

Sono due le interrogazioni protocollate sul tema in queste ore e che stanno unendo il centrosinistra in Consiglio regionale. Il primo firmatario è in entrambi i casi il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. Seguono le firme di altri quindici onorevoli, tutti d’accordo su un punto: “Chiediamo al presidente della Giunta e all’assessora al Personale di conoscere per quali motivi si è proceduto al reclutamento di tale personale”.

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Cominciando dai dieci incarichi del 2020, risulta intanto che “alcuni sono ancora in corso di svolgimento, mentre per altri il procedimento si è già concluso”. Progressisti, Leu e Pd vogliono sapere se i nuovi posti da dirigenti assegnati o in corso di assegnazione “tengano conto del Piano regionale del fabbisogno“, ovvero il numero massimo di quadri che possono trovare posto negli assessorati e la cui soglia massima è pari a 285. Di questi gli esterni non possono superare quota 23.

Sugli avvisi finora pubblicati il centrosinistra non nasconde di nutrire dubbi su “la parità di trattamento dei candidati” e “l’ambito di discrezionalità da parte delle Commissioni di valutazione”. In buona sostanza il timore di Progressisti, Leu e Pd è che si possa trattare di manifestazione di interesse per così dire sartoriali. Cioè cucite su misure. Per questo l’interrogazione di Agus con la quale si fa notare pure un secondo aspetto: il reclutamento di personale esterno può essere giustificato solo in caso di richiesta di “elevatissimi requisiti” che “non si hanno a disposizione” nella pianta organica della Regione.

Il centrosinistra, probabilmente sapendo il fatto suo oltre l’ufficialià della richiesta di chiarimento, invoca infatti la necessità di “un ritiro in autotutela degli avvisi“, anche perché se mancano così tante figure apicali, il loro reclutamento deve necessariamente avvenire con “procedura concorsuale pubblica”, è scritto ancora nell’interrogazione indirizzata a Christian Solinas e a Valeria Satta.

Quanto ai tre nuovi dirigenti che il centrodestra sta cercando attraverso altrettanti avvisi del 2021, la posizione di Progressisti, Leu e Pd non è diversa. Le manifestazioni di interesse pubblicate “il 15 gennaio e il 1° febbraio 2021 – si legge nella seconda interrogazione – non paiono rispettare i criteri e le modalità e le procedure stabilite per l’acquisizione di personale dirigente e non dirigente in comando, così come previsto nella deliberazione numero 57/15 del 25 novembre 2015″. Ancora: “Non è previsto lo svolgimento di alcuna procedura comparativa della competente Direzione generale del Personale che, tra l’altro, deve essere autorizzata dalla Giunta regionale” con “apposito atto nel quale deve essere altresì risultare la copertura finanziaria”.

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Con l’avviso del 15 gennaio si cerca un “direttore del servizio Attuazione della programmazione” nell’assessorato alle Politiche sociali; con quello del 1° febbraio si sono aperte le manifestazioni di interesse per il “direttore del servizio Supporti” negli uffici del Turismo; il 5 febbraio si è aggiunta la ricerca di un “direttore del servizio Gestione contratti di funzionamento” nell’assessorato all’Urbanistica e agli Enti locali. Tutti e tre i posti sono stati sollecitati dai rispettivi titolari della delega in Giunta, ma anche su questo aspetto Agus e colleghi sollevano dubbi di legittimità. E per questo hanno deciso di interrogare Solinas e la Satta.

Progressisti, Leu e Pd hanno sollecitano lumi con risposta scritta. Resta solo da capire se la spiegazione da parte della Regione arriverà prima o dopo che pure la Procura di Cagliari, come successo per altre nomine di dirigenti esterni o consulenti (Solinas è indagato due volte, di cui una proprio insieme alla Satta), non decida di arrivare prima degli uffici. Almeno per capire cosa sta succedendo con tutte queste procedure che il centrosinistra non condivide nella forma e nella sostanza.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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