“In riferimento alla decisione del prefetto di Cagliari, che ha nominato un commissario ad acta, è opportuno evidenziare che la Regione ha, da subito e con solerzia, attivato una serie di procedure e adottato gli atti ritenuti necessari al fine di rispettare quanto disposto dal giudice amministrativo”. Comincia così il comunicato col quale Gianni Chessa, titolare del Turismo nella Giunta di Christian Solinas, prende posizione sulla vicenda.
La questione ruota intorno al bando del click day col quale a settembre 2020 gli uffici del Turismo hanno assegnato 780mila euro. La procedura seguita è stata quella del bando a sportello, con la velocità premiata a scapito della qualità dei progetti. La protesta non ha tardato a montare e nemmeno i ricorsi, presentati al Tar e al Consiglio di Stato da un gruppo di operatori guidati da Time in Jazz di Paolo Fresu.
Proprio con la prima sentenza dei giudici amministrativi, alla Regione è stata imposta una serie di azioni. Ma visto il ritardo, il prefetto ha appunto nominato una figura terza per “provvedere integralmente al compimento degli atti necessari all’esecuzione della sentenza del Tar Sardegna numero 3/2022, pubblicata lo scorso 7 gennaio 2022″, è scritto ancora nella nota a firma di Chessa.
“La procedura gestita dalla struttura dell’Assessorato, dopo un primo esame, ha rilevato la necessità di chiedere, con un termine ultimo perentorio, integrazioni documentali – è scritto ancora nella nota stampa -. Le associazioni avevano tempo per integrare la propria documentazione fino a lunedì 21 marzo, tanto che gli uffici avevano previsto per venerdì 25 la pubblicazione della nuova graduatoria di merito, indicante i soggetti esclusi per carenza di requisiti e quelli beneficiari del contributo”.
Dalla Regione spiegano ancora: “Dei vari passaggi e delle motivazioni dell’iter è stata informata la prefettura di Cagliari con una nota ufficiale del 14 marzo firmata dalla Direzione generale dell’Area legale”. E Chessa aggiunge: “Prendo atto della decisione del prefetto del 17 marzo di dare seguito alla richiesta, presentata il 7 marzo, dall’associazione culturale ‘Time in Jazz ed altri’ riguardante il ‘commissariamento’ della procedura e la rispetto, mettendo a disposizione i risultati dell’istruttoria finora predisposta dagli uffici dell’assessorato, che si sono attenuti alla sentenza del Tar”.
L’assessore fa poi sapere che “il lavoro di verifica è oramai concluso per la maggior parte delle associazioni partecipanti, tranne per alcune eccezioni che necessitavano di integrazioni documentali peraltro già richieste. La nuova graduatoria di merito sarebbe stata approvata formalmente dal Servizio competente tra pochi giorni, portando a compimento un lavoro lungo e meticoloso. Resta, ovviamente, valido il principio che potranno essere ammesse al contributo soltanto le associazioni che successivamente, in fase di rendicontazione, saranno in grado di presentare adeguate pezze giustificative delle spese sostenute, è utile far notare che la platea dei partecipanti si è ridotta in fase di istruttoria: delle 164 potenziali beneficiarie solo 54 hanno risposto alla richiesta di integrazione documentale”.
“La Regione non si sente certamente in difetto, anzi ha fatto tutto ciò che le era stato richiesto dalla sentenza, nei tempi consentiti, con diligenza e trasparenza, per ottemperare alle decisioni del Tar. Quando si tratta di contributi pubblici, e quindi di soldi dei cittadini, i beneficiari devono rendicontare e giustificare le proprie spese secondo le regole stabilite dalla procedura concorsuale. È una questione di legalità e di rispetto”, conclude l’assessore regionale del Turismo.