Solinas non intende farsi da parte. Nonostante i sondaggi certifichino una fiducia a picco nei suoi confronti e le inchieste giudiziarie rischino di azzopparlo, il presidente della Regione crede ancora in un bis. Il governatore ha chiamato a raccolta il popolo del Partito sardo d’Azione per una specie di prova di forza e provare a dare una chance alla sua ricandidatura, che parte azzoppata anche perché gli equilibri politici sono mutati: l’alleanza con la Lega, che secondo l’ultimo sondaggio Ixè alle Regionali 2024 sarà al 3 per cento, non è forte come nel 2019 e Fratelli d’Italia è stabilmente il primo partito del centrodestra anche nell’Isola.
La convention alla Fiera di Cagliari anticipa il consiglio nazionale del 28 ottobre e serviva a mostrare agli alleati unità e compattezza, nonostante cresca la fronda interna di chi contesta la sua leadership nel partito, la sua guida in Giunta e l’alleanza con Salvini. Proprio a loro Solinas ha dato una risposta dopo la nota di fuoco dell’associazione 4Moros, uscita ieri. Oltre al riferimento ai sondaggi che lo danno perdente. “Una grande festa e una risposta a tutti quelli che in questi mesi, strumentalmente, hanno voluto parlare di una partito in disarmo o di un allontanamento della gente dall’idea di sardismo: questo è l’unico sondaggio a cui credo – ha detto Solinas -. Ho molto rispetto di chi propone candidature alternative ma al pari delle candidature alternative rivendichiamo il diritto a riproporre la continuità alla presidenza della Regione per portare a compimento tutte le riforme avviate in una legislatura che durerà la metà di quelle normali perché 2 anni e mezzo se li è portati via il Covid”.
Su un’eventuale corsa solitaria Psd’Az, nel caso Solinas non fosse il candidato del centrodestra, il governatore uscente ha rimandato tutto agli organi di partito: “Noi siamo in un’alleanza di centrodestra e sardista e crediamo che la formula politica meriti di conservare un senso e una prospettiva in Sardegna”. Alla convention gli assessori sardisti, e il presidente del consiglio nazionale del Psd’Az, Antonio Moro: “Siamo qui per dire che ci siamo per batterci per la Sardegna”, ha detto. In prima fila anche alcuni rappresentanti degli alleati come Forza Italia con Giuseppe Fasolino (assessore alla Programmazione) e della Lega con Pierluigi Saiu (assessore ai Lavori pubblici).
(Foto di Francesco Nonnoi)