Regionali 2024, Milia: “Non mi candido, ma Quartu si occuperà di Sardegna”

A domanda precisa su una sua possibile corsa alle Regionali del 2024, da candidato governatore, il sindaco di Quartu, Graziano Milia, lo esclude. Ma ciò non significa che non penserà alla Sardegna. “Siamo la terza città dell’Isola, non possiamo non fare la nostra parte in Regione”.

A Milia l’occasione per mettere tutti quei puntini sulle ì l’ha offerta un’iniziativa pubblica voluta dallo stesso primo cittadino con l’obiettivo di fare un bilancio di metà legislatura, passati due anni e mezzo dalle Comunali del 2020. “Tante cose abbiamo fatto e tantissime altre ci restano da fare – è stata la premessa -. Di certo questa che stiamo attraversando a Quartu è una rinascita, una primavera, come nel titolo che abbiamo voluto dare a questo incontro”.

Nel parterre dell’antica Casa Olla siedono qualche centinaio di persone. In prima fila i politici: dall’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al presidente del Pd, Giuseppe Meloni, anche lui attuale consigliere regionale come Zedda. Milia parla incalzato dalle domande del giornalista Ivan Paone che vira l’ultimo quarto di intervista, durata poco meno di ottanta minuti, proprio sul tema delle Regionali.

Milia per tutto il tempo sta attentissimo alle parole, com’è sua abitudine. E mai si colloca nel perimetro del centrosinistra, sebbene lui, da ex Pd, venga proprio da quella parte. Ma verso la coalizione dice di avere una “simpatia atavica”, anche se lui si sente solo civico, come nel modello di coalizione costruito a Quartu e col quale il sindaco sbancò le urne del 2020.

Altra certezza è che Milia non correrà per le Primarie proposte l’altro giorno da Renato Soru per scegliere il candidato governatore dello schieramento (leggi qui). Anzi, pur senza citare espressamente l’ex presidente della Regione che non esclude di candidarsi nuovamente, Milia, serve la stilettata: “Chi parla di Primarie, sta pensando a un campo, sta pensando a dirigere politicamente quello schieramento. Io mi sto occupando di Sardegna, invece”.

Milia poi dà un consiglio al centrosinistra e dice ancora: “Non ritenetevi autosufficienti“. Che poi è la sostanza delle Regionali 2024. Alla coalizione per vincere non bastano i voti dell’ex Ulivo, ma serve pescare anche altrove. Una delle opzioni è correre insieme ai Cinque Stelle; Milia, invece, suggerisce in qualche modo la ricetta di casa sua, ovvero uno schieramento allargato ai moderati.

Ancora sulla scelta del prossimo candidato alle Regionali del 2024: “Dico al centrosinistra di non chiudersi in una stanza e decidere quale sia lo strumento migliore per abbattere il nemico, perché in questi casi il rischio più grande è che si venga abbattuti dal nemico”.

Milia spiega che la promessa di occuparsi di Sardegna da sindaco nasce da un fatto: “Appartengo a una generazione che ha il dovere di non girarsi dall’altra parte. Lo devo e lo dobbiamo ai cittadini che amministro a Quartu, ma anche alla Sardegna, la terra che amo. E non nascondo di essere molto arrabbiato per come le cose vanno nell’Isola”.

Mancano dieci mesi alle Regionali del 2024. Milia non ha chiarito come intenda fare nello specifico quando dice che si occuperà di Sardegna da sindaco. È però sicuro che i giochi per la scelta dei prossimi candidati governatore sono davvero cominciati.

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