Razzi Vega a Porto Torres, riesplode la polemica

A Porto Torres si continua a discutere sul progetto Vega. Dopo che la società aerospaziale Avio ha dichiarato di essere disposta a costruire nella zona industriale due piattaforme dove sperimentare i motori del nuovo lanciatore spaziale, lo scontro politico sull’investimento diventa sempre più forte. Tra i più accaniti oppositori al progetto c’è il deputato di Sinistra italiana Michele Piras, che nei mesi scorsi aveva anche presentato una interpellanza parlamentare (finora senza risposta) per conoscere nei dettagli l’ipotesi progettuale della società Avio. “Sono passati oltre due mesi, senza risposta alcuna, dalla richiesta di accesso agli atti da me inoltrata il 12 dicembre scorso al Comune di Porto Torres riguardo il progetto inerente i cosiddetti razzi Vega: ritengo assolutamente deplorevole la coltre di nebbia che l’amministrazione sta costruendo intorno a un investimento controverso e potenzialmente pericoloso per il territorio, che ha animato la discussione (non solo a livello locale) e suscitato comprensibili preoccupazioni”. Così Piras, in una nota inviata alla stampa nei giorni scorsi. “Dopo aver preso atto della riunione svolta da sindaco e consiglieri comunali a porte chiuse sull’argomento – aggiunge Piras – ora mi domando: se è questa la cura che si dedica a un rappresentante delle istituzioni democratiche, chissà quale è quella che si riserva a un semplice cittadino? Alla faccia della trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale e dei processi partecipativi che avrebbero dovuto cambiare la politica. Evidentemente esiste un M5S di lotta profondamente differente da quello di governo, scisso fra roboanti annunci e pratiche concrete affatto dissimili da quelle della politica tradizionale”.

Ieri è arrivata la risposta a Piras da parte del sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, del Movimento 5 Stelle. “All’ufficio protocollo del Comune non c’è nessuna traccia di una richiesta di accesso agli atti datata 12 dicembre 2015 sul progetto Vega da parte del parlamentare Michele Piras, tantomeno di una nuova, analoga, richiesta presentata due giorni fa. Nella foga di innescare un’inutile polemica contro la nostra amministrazione, l’esponente della Sinistra italiana ha sbagliato indirizzo. Peccato, perché gli avremmo potuto rispondere che sta prendendo un grosso abbaglio, probabilmente mal consigliato da qualcuno. Per tutta la giornata gli impiegati degli uffici hanno cercato un riscontro a quanto affermato da Piras, ma non risulta esserci nessun documento al protocollo avente ad oggetto il progetto Vega, nemmeno nella posta certificata che dà valore legale a qualsiasi atto trasmesso all’ente. Comunque – prosegue il sindaco – ci tengo a ribadire, ancora una volta, che nessun progetto è stato depositato da parte dell’azienda in questo Comune e che nei mesi scorsi si è svolto solamente un incontro con i responsabili della società, a cui sono stati invitati a partecipare tutti i rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio comunale, sia di maggioranza che di minoranza. Non c’è stata nessuna riunione dell’assemblea civica a porte chiuse, ma un normale incontro conoscitivo tra tutta l’amministrazione locale e una società interessata a investire in questo territorio. Niente di più. L’azienda non ha protocollato progetti dettagliati o documenti di qualsiasi altro tipo al Comune di Porto Torres. Dispiace che un parlamentare della Repubblica si faccia trascinare in una sterile e forzata polemica contro l’amministrazione comunale di Porto Torres solo perché è governata dal Movimento 5 stelle”.

Lo scontro tra i due esponenti politici dimostra che il confronto va avanti a nervi scoperti, su entrambi i fronti. E anche l’opinione pubblica a Porto Torres è quanto mai divisa sull’argomento. La sinistra ambientalista, e buona parte dell’opposizione, sostengono che non è opportuno realizzare test inquinanti in una zona come quella della zona industriale, già duramente provata da anni di veleni. Il sindaco Sean Wheeler, da parte sua, ha sempre risposto che il progetto è ancora in una fase preliminare e che, se realizzato, non ci sarà alcun rischio per i cittadini e per l’ambiente.

Michele Spanu

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