Dal sindaco di Porto Torres, Sean Christian Wheeler, arriva la conferma ufficiale: la multinazionale Avio è alla ricerca di un’area dismessa dove testare i motori del potente lanciatore aerospaziale Vega. Ieri pomeriggio il primo cittadino, eletto a giugno tra le fila del Movimento 5 Stelle, ha risposto nell’aula del Consiglio comunale a un’interrogazione del Pd sui possibili rischi ambientali di un progetto del genere. “Alcune settimane fa i rappresentanti di Avio sono venuti a proporci il progetto – ha dichiarato il sindaco -. Per l’esattezza, sono venuti il giorno dopo essere stati dal Presidente della Regione. Subito dopo l’incontro in Municipio, poi, sono andati a parlare con Syndial per vedere se era possibile trovare un’area adatta nella zona industriale”. Dunque, è confermata non solo la volontà di Avio di investire nell’isola, ma anche l’avanzamento delle trattative per la cessione di un’area di 38 ettari nella zona industriale di Porto Torres.
I rischi ambientali. Wheeler ha detto di aver letto con attenzione il documento fortemente critico firmato da alcuni ricercatori universitari sui rischi ambientali legati al progetto, come il rilascio di sostanze tossiche, corrosive e gravemente nocive per l’uomo, durante l’accensione del razzo. Nel fascicolo, gli scienziati dichiarano che l’isola ha già sperimentato per alcuni anni questo genere di esperimenti nel Poligono Interforze del Salto di Quirra prima che venissero bloccati nel 2010 anche in seguito all’inchiesta per disastro ambientale avviata dalla Procura della Repubblica di Lanusei.
I numeri dei test. Su questo punto la risposta di Wheeler è stata di fiducia nei confronti di Avio. “Gli ingegneri ci hanno assicurato che non ci saranno effetti particolarmente nocivi. Le emissioni e i componenti dei gas di scarico di questi reattori rimarranno nell’ambito dei 300 metri dal punto di accensione”. Secondo il sindaco, infatti, si tratterà di test con un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli svolti a Quirra. “Questo progetto – ha detto il sindaco, citando i dati degli ingegneri di Avio – riguarda un propulsore di nuova generazione, con carburante liquido e solido. Per quanto riguarda il carburante liquido le emissioni di CO2saranno l’quivalente di un centinaia di Panda a metano che percorrono 20mila chilometri. I test saranno 16 all’anno. Il carburante a stato solido è più inquinante – ha ammesso il sindaco – ed è per questo che ci sarà un solo test all’anno, ma in ogni caso l’ipoclorito che verrà utilizzato è l’equivalente che si usa per sanificare 40 piscine“.
La prima grana, i posti di lavoro. Il primo cittadino, dunque, ha fatto capire che da parte dell’amministrazione comunale non ci sarà alcun ostacolo al progetto. Anzi, il sindaco ha addirittura difeso il piano di Avio, mettendo l’accento sulle ricadute occupazionali: “Si assumeranno circa 20 ingegneri e ci sarà lavoro anche per l’indotto. Un investimento da 30 milioni di euro“. Per Wheeler, origine americana e da sempre attivista del M5S, il progetto targato Avio è di fatto la prima grana sul tavolo. Il dibattito è ormai aperto, alcuni malumori serpeggiano anche tra le fila dei suoi consiglieri. La conversione del territorio industriale in chiave sostenibile è stato infatti uno dei cavalli di battaglia di Wheeler durante la breve campagna elettorale. E ora i dubbi sui test, finora effettuati nella Guyana francese, arrivano proprio dalle fila di tecnici e ambientalisti.
Michele Spanu
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