Quartu, due coalizione in frantumi dopo il patto tra Delunas e Forza Italia

Dopo il ribaltone di ieri in Consiglio elettorale resta pochissimo delle alleanze elettorali che avevano portato al voto di maggio.

Sono due coalizioni in frantumi, quelle che restano dopo il voto di ieri in Consiglio comunale col sindaco Stefano Delunas salvato da Forza Italia e il Pd, a sua volta, diviso in due e finito nell’angolo. Sia a sinistra che a destra resta pochissimo delle alleanze che avevano segnato prima il voto di maggio e poi il secondo turno del 14 giugno.

Intanto: il Centro Democratico, che in Aula è rappresentato da Marco Ghiani, ha scelto di stare dalla parte di Delunas. Idem la consigliera di Sardegna Vera, Valeria Piras, a differenza del suo compagno di movimento Giuseppe Casanova.

Quanto al centrodestra, finisce il matrimonio politico del Psd’Az con gli azzurri, con Mauro Contini e i civici di Podeus. Guido Sarritzu, il sardista ex assessore alla Cultura, sul nuovo accordo di governo sottolinea: “Altro che compromesso storico. A Quartu si è consumato un accordicchio tra politici ormai compromessi e fuori dalla storia, in danno alla città e in sfregio alla volontà degli elettori. L’arrivo del commissario è soltanto rimandato di qualche mese: il tempo necessario per un giro di valzer negli assessorati e qualche comparsata con  la fascia tricolore. Un tempo comunque sufficiente – sottolinea l’ex esponente della Giunta – per consentire ai cittadini di sperimentare l’inconsistenza politica e amministrativa di una maggioranza raccogliticcia e dalla quale il Psd’Az, come noto, ha preso da tempo le distanze”.

E se il Pd locale ha deciso di restare in silenzio, visto che questa sera (dalle 19,30) c’è una nuova seduta con Delunas che completa le dichiarazioni programmatiche, a prendere posizione sul nuovo patto di governo è invece Francesco Lilliu, segretario provinciale del Pd: “Ieri – si legge in una nota – a Quartu hanno perso i cittadini che alle ultime elezioni amministrative avevano votato per il cambiamento e oggi si ritrovano ad essere governati da una maggioranza che non hanno scelto, composta anche da chi soltanto pochi mesi fa era stato bocciato dagli elettori: Mauro Contini e Davide Galantuomo”. Quindi la stoccata a Delunas: “A partire da questo momento svolgeremo con impegno e rigore il nostro ruolo di controllori dai banchi della minoranza, auspicando che la parola torni al più presto possibile ai cittadini quartesi per dare alla città quel cambiamento che aveva chiesto e che si merita”.

Così Ignazio Tolu, il vendoliano che fa parte del coordinamento regionale di Sel: “Quella di Quartu è una triste vicenda che colpisce ancora una volta la democrazia. Registriamo lo stravolgimento della volontà espressa col voto dai cittadini”.

Resta solo da capire se davvero Delunas – ammesso che i giudici del Tar non lo mandino a casa accogliendo il ricorso di Contini e dell’ormai ex centrodestra – potrà davvero governare per l’intera consiliatura, oppure verrà silurato prima. Entro il 24 febbraio, come impone la legge 182 del ’91, per ridurre al minimo la presenza del commissario prefettizio.

Al. Car.

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