La base del Psd’Az è in fermento. Per nulla contenta. La gestione di Christian Solinas, che dei Quattro Mori è il segretario, comincia a stare stretta. Apertamente. Almeno tra i sardisti più liberi. Quelli che sì hanno digerito l’alleanza con la Lega di Matteo Salvini, ma ora non sopportano più un partito che non si riunisca Perché Solinas, a bene vedere, dibattito interno non ne vuole. E come lui tutti i fedelissimi del suo cerchio magico. Del resto le epurazioni in Regione, dai fratelli Esu (Mauro e Stefano) all’ex Dg Umberto Oppus, provano che il governatore-segretario gradisce unicamente yes man. Sardisti obbedienti. Non altro.
Il fuoco alle polveri lo ha acceso Giovanni Piras, nuorese di Lula, agronomo, psdazzino di lunghissimo corso. Uno con i Quattro Mori nell’anima. Su Facebook – dove Piras ha come foto del profilo un’immagine che lo ritrae mentre parla da un palco Psd’Az con tanto di bandiera – ha scritto: “Vorrei fare una domanda a tutti i consiglieri nazionali del Psd’Az, se ritengono normale che non esistano più gli organismi del partito e cosa pensano di fare in questa situazione”. Quindi un’ulteriore interrogativo: “Chi gestirà il nuovo tesseramento che ci porterà all’imminente congresso nazionale”. Il post di Piras si conclude così: “A coro apertu. Fortza Paris!”.
I commenti sono stati una sessantina. Tra loro uno pesantissimo, di Antonio Delitala, che del Psd’Az è stato segretario. Un saggio dei Quattro Mori. Delitala ha risposto così: “Il Partito sardo d’azione esiste e siamo noi. Se qualcuno ha deciso di non riunire gli organismi e impedire che si faccia per statuto, a breve si ritroverà un’autoconvocazione del Consiglio nazionale con tutte le sorprese del caso, compreso il cambio di segretario”.
Delitala non cita Solinas. ma il messaggio è tutto per il governatore. L’insofferenza nel Psd’Az è ormai pubblicamente raccontata. Si aggiunga che il capo della Giunta non è in buoni rapporti nemmeno col presidente del partito, Antonio Moro. La sensazione è che nei Quattro Mori ci sia un gruppo pronto alla rivolta interna. Deciso a dare voce al dissenso. Delitala, almeno, non ne fa mistero. Si legge ancora nel post, con un doppio significativo punto esclamativo: “Ho avuto molte notizie in tal senso! – prosegue Delitala -. Credo che ne vedremo delle belle!”.
Insomma, i prossimi mesi sardisti si preannunciano pepati. Dopo la salvinizzazioni dei Quattro Mori, con epurazioni eccellenti come quella dell’ex assessore regionale Angelo Carta, o la cacciata della storica dirigente olbiese Silvia Lidia Fancello, una nuova stagione di ribellione serpeggia nel partito. Solinas è sulla graticola. Non resta che attendere.
Al. Car.
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