Il Pd sardo torna a riunirsi per completare la segretaria da 10 che il leader Renato Soru vuole unitaria. I nomi li deve indicare la Direzione regionale convocata domani alle 10, a Oristano. I democratici, almeno formalmente, non si vedono dal 13 dicembre scorso, quando la riunione si concluse con uno strappo: gli alleati dell’europarlamentare e le due componenti di minoranza, infatti, non diedero al segretario i sei nomi richiesti sollecitando un supplemento di trattativa. Già indicati, proprio in quella Direzione, i quattro rappresentanti di area Soru, cioè Barbara Argiolas, Luca Clemente, Mauro Coni e Andrea Murgia.
Domani, però, non ci dovrebbero essere sorprese, almeno in maggioranza. Soru ha concesso agli alleati lo spazio del confronto, tanto che si fanno i primi tre nomi. In quota Antonello Cabras, dovrebbe entrare in segretaria Romina Mura, mentre per l’area di Paolo Fadda sarebbero in corsa Giuseppe Cuccu e Giuseppe Frau.
La Mura, che è deputato e sindaco di Sadali, dovrebbe prendere la delega agli Enti locali, la più pesante del partito e tradizionalmente piace a Cabras. Lo stesso presidente della Fondazione Banco di Sardegna ne era il responsabile nella segreteria nazionale dei Ds, con Piero Fassino leader. Ma un uomo di Cabras guidava gli Enti locali pure nei primi due anni dell’era di Silvio Lai, attraverso Tore Mattana, attuale sindaco di Sarroch e numero uno del Consorzio industriale di Cagliari. Guidare gli Enti locali significa gestire gli accordi elettorali in tutti i Comuni che vanno al voto in Sardegna.
E se in maggioranza ogni tensione si avvia verso l’archiviazione, il problema resta in una delle due componente di minoranza. Perché la corrente del senatore Ignazio Angioni, che pure ha accettato la presidenza del partito, sempre nell’ottica soriana di unire il partito (è stata scelta Anna Rita Mele), potrebbe rifiutare i due posti in segreteria. Il nodo sarebbe proprio per il tipo di delega. L’area del parlamentare sarebbe interessata agli Enti locali, ma Cabras non ha intenzione di fare passi indietro.
Diversa la posizione della componente capeggiata da Thomas Castangia che entrerà in segretaria indicando un nome, come nella proposta concordata con Soru. Castangia, come unico vincolo, ha chiesto libertà nell’esercitare il proprio ruolo di minoranza interna.
In questo quadro gli equilibri in segreteria andrebbero così: 7 posti alla maggioranza, con una casella anche per l’area lettiana guidata dal deputato Francesco Sanna, e 3 per le minoranze. Se poi la corrente Angioni non dovesse accettare immediatamente, il leader-europarlamentare potrebbe congelare le due deleghe in vista di un successivo chiarimento.
La novità della gestione Soru riguarderà pure il coordinatore di segretaria, una funzione di raccordo e braccio destro che Lai aveva assegnato a Franco Marras. Ma Soru, in nome di una struttura più snella, sembra deciso a non nominare una persona con questo ruolo.
All’ordine del giorno anche la discussione del Bilancio regionale. La prossima settimana comincia in Consiglio l’esame della Finanziaria 2015, col passaggio nella commissione guidata da Franco Sabatini. Sarà la prima manovra senza vincoli di spesa e col solo pareggio di bilancio da rispettare. Secondo un calcolo dell’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, la Sardegna potrà spendere almeno 800 milioni in più rispetto al 2014. Il Pd vuole analizzare il documento finanziario per sollecitare eventuali correzioni attraverso i propri consiglieri nell’Aula di via Roma.
Alessandra Carta
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