Il centrodestra sembra saperne una più del diavolo: adesso che la Finanziaria 2022 sta approdando in Aula (alle 17 il via alla seduta), ecco pronta tutta una serie di incastri per farci stare insieme gli obiettivi politici della maggioranza e le impugnazioni delle leggi da parte del Governo Draghi. Ma i Progressisti hanno già tuonato contro l’affaire prima del fischio d’inizio.
Serve una premessa per capire il gioco del centrodestra: nei giorni scorsi, per accelerare sull’approvazione della Finanziaria 2022, visto che ogni giorno di ritardo in più procrastina l’esercizio provvisorio, ovvero la spesa ridotta perché in dodicesimi, l’opposizione si è detta disponibile ad approvare insieme al centrodestra una manovra secca per non fermare l’economia già in difficoltà.
L’accordo sembrava cosa fatta. Tanto che tutti i gruppi consiliari avevano deciso di ritirare, di comune accordo, gli emendamenti al documento finanziario. Ma oggi, attraverso le pagine de L’Unione Sarda, è spuntato la nuova strategia del centrodestra che punta ad approvare una Omnibus 2 a marzo, dopo la Finanziaria 2022.
Ai Progressisti sono venuti i capelli dritti, perché lo scenario è da ennesima raffazzonata soluzione. A stretto giro è arrivata la nota stampa. “Apprendiamo dalla stampa – è scritto – le ipotesi messe in campo dal centrodestra in Consiglio regionale per la discussione sulla legge di bilancio che partirà questo pomeriggio. A scanso di equivoci – chiarisce il partito di Francesco Agus e Massimo Zedda -, chiediamo sin da ora una discussione concreta sulla sola Finanziaria 2022″.
Ovviamente Christian Solinas e alleati hanno i numeri per continuare sulla propria strada. Significa correggere nella Omnibus 2 tutti gli articoli della Omnibus 1 impugnati dal Governo in materia di Personale e anche in relazione all’aggiornamento degli stipendi degli onorevoli. In più nella nuova legge verrebbero inseriti tutti gli emendamenti cari a Solinas e che aveva proposto in solitudine il capigruppo del Psd’Az, Franco Mula. Nello specifico si tratta di una serie di ritocchini che dovrebbero andare a correggere le legge sui maxi staff.
Mula aveva fatto un passo indietro non appena c’era stato l’accordo bipartisan sull’approvazione della Finanziaria. Ma i patti con l’opposizione non erano questi: la precondizione di Progressisti, M5s e Pd era lasciare fuori le mancette varie. Ma a ben vedere il centrodestra vuole capra e cavoli: l’appoggio sulla manovra di bilancio e poi le mani libere per fare e disfare a piacimento, con l’unico risultato che sinora sta lavorando molto solo la Corte Costituzionale, impegnatissima sul fronte sardo a fermare le illegittimità della Regione a trazione Psd’Az-Lega.
Al. Car.