Il 26 luglio, dopo l’espulsione dal Movimento Cinque Stelle, Andrea Mura è passato al gruppo Misto. Così risulta dalla sua scheda personale sul sito della Camera (nella foto sotto). Mura, dunque, continua a fare il parlamentare, ma senza più i vincoli legati all’adesione e all’elezione con M5s. Un divorzio, quello del deputato-velista dai Cinque Stelle, non senza durissime accuse reciproche a cui Mura ha risposto scrivendo che M5s lo ha “usato per vincere le elezioni“.
Adesso che è fuori dal Movimento, Mura non è più tenuto a versare i 3mila euro destinati alla Casaleggio Associati per il mantenimento delle piattaforme web, a cominciare da Rousseau. Ci sono poi i soldi che vengono versati al microcredito e sono circa altri 1.500 euro mensili. Questo dalla parte fissa dello stipendio che è di circa 11mila euro lordi. Sulla parte variabile i parlamentari M5s non hanno regole: come tutti gli altri eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama ottengono i rimborsi delle spese sostenute per l’esercizio della funzioni e rientrano vitto, alloggi e trasporti. Mura, alla fine, con lo stipendio pieno guadagnerà circa 20mila euro al mese. (al. car.)