“Non è il caso di fare polemiche. Nessuno ha intenzione di impedire l’apertura del Mater Olbia”. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, getta acqua sul fuoco e frena sullo scontro, che si è scatenato ieri mattina, dopo lo stop della Lega alla variazione di bilancio per finanziare le attività dell’ospedale gallurese. L’incidente di percorso, accaduto durante la riunione congiunta delle commissioni Bilancio e Sanità del Consiglio regionale, è figlio della “volontà da parte del capogruppo, Dario Giagoni, di avere ulteriori chiarimenti su problematiche che magari non sono state approfondite”, sottolinea Nieddu.
LEGGI ANCHE:Mater Olbia, il centrodestra si divide. Stop della Lega ai fondi per l’ospedale
Il traguardo, dunque, rimane quello fissato anche perché il percorso non si può cambiare: “Il Mater Olbia deve aprire, non c’è nessuno stop dell’iter e una settimana in più non comprometterà l’avvio delle attività. Di sicuro non c’è nessun secondo fine nella richiesta di approfondimenti”. Dopo lo stop chiesto dalla Lega (partito di cui l’assessore Nieddu fa parte) si sono sollevati cori di polemica e accuse nei confronti del Carroccio, colpevole, secondo alcuni esponenti della minoranza, di voler mettere i sigilli alle porte dell’ospedale. Altri, invece, hanno sollevato questioni sull’assegnazione delle risorse: 25 milioni per il 2019, 60,6 milioni per il 2020 e altri 60,6 per il 2021. “Sui fondi abbiamo ottenuto una deroga da parte del governo – spiega Nieddu – non verranno intaccati altri capitoli di spesa della sanità. Il nostro fondo sanitario nazionale rimane invariato e non verrà tolto un euro dalla sanità privata convenzionata. Si tratta di risorse extra”.
LEGGI ANCHE: Cominciano i ricoveri al Mater Olbia. Nell’ospedale già pronti 65 posti letto
Nemmeno la riorganizzazione della sanità sarda e l’addio all’azienda unica Ats (Azienda per la tutela della salute) per ritornare alle Asl rappresenta un problema. Non è automatico che la presenza del Mater Olbia cancelli la possibilità di dare alla Gallura una Azienda sanitaria: “Su questo fronte è tutto ancora in discussione e sulle Asl non abbiamo ragionato. Per chiudere il quadro è necessario capire in che direzione andrà la riforma degli Enti locali per avere un criterio omogeneo col numero di Province”.
Matteo Sau
