Mater Olbia, centrodestra compatto. Arrivano i fondi per iniziare le attività

L’allarme è rientrato. Il centrodestra, ritrova l’unità ai tempi supplementari e vota unito per il via libera ai finanziamenti necessari per avviare le attività del Mater Olbia. Nessuna sorpresa questa volta, tutta la maggioranza è andata in un’unica direzione durante la riunione congiunta delle commissioni Bilancio e Sanità del Consiglio regionale. Per l’ospedale gallurese, dunque, sono pronti circa 146 milioni di euro per sostenere economicamente l’entrata a regime della struttura. Per il 2019 ci sono a disposizione 25 milioni, mentre sono 60,6 quelli per il 2020 e 2021. Dopo lo stop del capogruppo della Lega, Dario Giagoni, durante la prima votazione utile, in maggioranza c’era stata qualche fibrillazione, tanto che è stato necessario mettere in moto tutte le diplomazie per capire se il rischio di far saltare il banco fosse concreto. Dopo una settimana, però, l’allarme è rientrato, come aveva anche annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e il centrodestra si è presentato unito all’appuntamento di stamattina. Dell’opposizione, è stato soltanto l’esponente gallurese del Partito democratico, Giuseppe Meloni, a votare a favore, mentre i colleghi del Pd e quelli del Movimento 5 stelle hanno preferito astenersi. Voto contrario, invece di Francesco Agus e Massimo Zedda dei Progressisti e dei due consiglieri di Leu, Eugenio Lai e Daniele Cocco.

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Visti i presupposti dell’ultima riunione, non a caso l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino, ha parlato di “passo avanti grazie al dialogo e al buonsenso”. Per l’esponente della Giunta lo spirito costruttivo ha permesso di avvicinarsi “verso un obiettivo che appartiene a tutti i sardi, grazie al quale daremo risposte più puntuali alla nostre comunità sul diritto alla salute e soprattutto ridurremo la piaga dei viaggi della speranza delle famiglie che hanno dovuto varcare il mare per curare alcune patologie”. Un passaggio anche per fugare i timori sull’eventualità che per finanziare il Mater Olbia si potessero intaccare altre voci di spesa: “Abbiamo chiarito e garantito che non verrà sottratto neppure un centesimo agli enti locali. Ora restiamo concentrati sul tratto finale di questo percorso che, con il contributo di tutti può diventare una pagina di buona politica da scrivere insieme per la Sardegna”.

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Pronto a benedire l’approvazione Meloni (Pd) che spiega le motivazioni dell’astensione da parte del Pd, legate a un emendamento presentato dall’opposizione, respinto dal centrodestra. L’emendamento prevede la possibilità che le eventuali risorse che non verranno utilizzate per il Mater Olbia possano essere dirottate per finanziare la sanità pubblica, mentre la legge prevede che rimangano nell’ambito del privato. Emendamento che potrebbe essere accolto durante la discussione in Aula e quindi “confido nel fatto che tutto il Pd e qualche altro collega del centrosinistra, decida di votare a favore”, sottolinea Meloni che non risparmia una stoccata, invece a chi ha votato contro. Pur senza fare nomi, Meloni parla di “posizioni rispettabili, ma spesso legate a becere questioni di campanile che nulla hanno a che fare con l’interesse di tutti i sardi”.

Uno di questi è Eugenio Lai che definisce il progetto “svuota sanità privata e svuota casse pubbliche”. Lai cita anche l’emendamento a favore della sanità pubblica condannando la scelta di bocciarlo: “Si tratta di un investimento che deroga norme, per il quale non si ha ad oggi contezza dei benefici per il cittadino e che mina notevolmente la sanità pubblica”.

Matteo Sau

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