Domani il Consiglio regionale discuterà la variazione di bilancio che permetterà di assegnare le risorse al Mater Olbia per avviare le attività. Si tratta di uno stanziamento di quasi 150 milioni di euro, suddivisi in tre anni. La maggioranza, dopo alcuni passaggi critici, è riuscita a ricompattarsi e, con i voti anche di qualche esponente del centrosinistra, ha dato il via libera al provvedimento in commissione Bilancio. Ma gli esponenti di Articolo Uno sono sul piede di guerra, come sottolinea il segretario regionale, Luca Pizzuto: “Il finanziamento di questa struttura privata con denaro pubblico rappresenta il segnale della specifica attenzione che il governatore Solinas ed i suoi sodali hanno per gli interessi della sanità privata in Sardegna”. Il Mater Olbia, secondo l’esponente della sinistra, “era stato inizialmente concepito come eccellenza nella cura delle malattie rare per bambini, ma nel tempo e sotto la pressione di gruppi di interesse (anche del passato governo Renzi), è diventata una vera e propria concorrente della sanità pubblica con gravissimi effetti attuali e potenziali sul servizio sanitario regionale”.
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Spetterà ai due consiglieri, Eugenio Lai e Daniele Cocco, farsi portavoce di questo dissenso durante il dibattito in Consiglio regionale, tenendo a mente che “non siamo pregiudizialmente contrari alla sanità privata se essa si occupa di ciò che quella pubblica non può fare. Ma questo è troppo”, conclude Pizzuto. Per quanto riguarda, invece, la suddivisione delle risorse, il primo stanziamento previsto è di 25 milioni di euro per quest’anno, mentre sia per il 2020 che per il 2021 le risorse a disposizione sono di 60,6 milioni.
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