Lega e Psd’Az, ecco i separati in casa: una faida con la scusa del Piano casa

Lega e Psd’Az di nuovo distanti. Molti distanti. La cartina di tornasole dello scontro è il voto in Consiglio regionale sul Piano casa, il Dl 108. Nulla di sostanziale. I due alleati che adesso non si sopportano si stanno bocciando piccoli emendamenti, non il grosso dell’affaire, ovvero la colata di cemento che ci sarà oltre i 300 metri dal mare, dopo il via libera all’articolo 3 che autorizza il 50 per cento di volumetrie in più per gli alberghi.

I motivi della contesa non si conoscono. Ma se ieri c’è stato un primo assaggio di scontro, che poteva essere letto come un episodio isolato, oggi è arrivata la prova regina: nel centrodestra c’è qualcosa che agita i partiti. Di sicuro la faccenda Abbanoa non aiuta a mantener sereni gli animi. Ma c’è dall’altro che ancora non filtra.

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Ieri notte è successo che il centrodestra ha bocciato un emendamento di Dario Giagoni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. Sull’articolo 9, che modifica la legge regionale 8 del 2015 dedicata alla Semplificazione in materia urbanistica, il salviniano chiedeva il cambio di una parola. Ma gli alleati hanno lasciato le camicie verdi da sole e bocciato la richiesta di modifica. Oggi è stata la Lega a opporsi a un emendamento della Giunta sull’articolo 12, relativo alle opere di urbanizzazione e che vale sempre una revisione della legge 8/2015. L’Esecutivo voleva la loro ammissibilità anche in zone a rischio, a patto che venissero cedute al Comune. Ma i salviniani hanno messo a segno la rivincita, perché il loro voto, unito a quello di Progressisti, Pd e M5s, ha fatto finire in minoranza Psd’Az e alleati.

Di certo lo scontro sul Piano casa consegna anche un secondo dato politico nella cronaca del centrodestra: il Psd’Az, quindi Solinas, ha dalla sua l’intera maggioranza, visto il voto compatto degli altri partiti della coalizione. La Lega, invece, appare isolata. Ed è ovvio che i consiglieri salviniani stanno combattendo la loro battaglia su ordine del commissario in Sardegna, Eugenio Zoffili. L’ipotesi più probabile è che gli sgambetti sul Piano casa abbiano a che fare con la gestione della sanità, l’assessorato più pesante in mano alla Lega. (al. car.)

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