“Si comunica che sono riaperti i termini” per presentare le “manifestazioni di interesse” relative all’incarico di “direttore del Servizio controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione”. Così si legge in un avviso che il presidente della Regione, Christian Solinas, ha firmato il 12 gennaio.
La guida dell’Anticorruzione in Regione è un partita delicatissima, finita anche davanti all’Autorità nazionale in materia perché in Sardegna manca ancora la struttura organizzativa. Da una parte la dirigente Ornella Cauli, nominata durante il quinquennio di Francesco Pigliaru governatore; dall’altra l’attuale maggioranza di centrodestra che l’incarico vuole affidarlo a un altro quadro (ma non ci conoscono i motivi).
Di certo qualcosa è andato storto, se il primo avviso-lampo firmato il 20 novembre, diffuso il 23 e con scadenza il 26, è diventato lettera morta. Quando sembrava che il cerchio dovesse chiudersi immediatamente. A quasi due mesi di distanza, ecco invece l’avviso bis. Stavolta con tempi più lunghi, dal momento che le manifestazioni di interesse vanno presentate “entro le 13 del 21 gennaio”, è scritto nel documento.
Ma c’è di più. Nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione del primo avviso, era trapelata un’indiscrezione. Si era fatta insistente la voce sul nome di una dirigente a cui sarebbe stato affidato l’incarico. Una dipendente del Sistema Regione. Erano anche i giorni in cui era diventata ufficiale l’indagine a carico di Solinas per abuso d’ufficio e tentata concussione. Quindi tutto si era fermato. Adesso la riapertura dei termini per le candidature. “Secondo le modalità richiamate” nel primo avviso. Ovvero “non è prevista alcuna procedura selettiva e non verrà redatta e resa pubblica alcuna graduatoria”, tantomeno un “elenco degli idonei”. La scelta del direttore avverrà tenendo conto di “attitudini, esperienze e capacità professionali”. (al. car.)
