Chenàbura, l’associazione che riunisce i “Sardos pro Israele“, presenta oggi un libro sulle ricette sarde di origine ebraica. Chenàbura non è un operatore culturale qualunque: un anno fa, attraverso la Omnibus 1, la maxi variazione di bilancio diventata famosa perché conteneva tutta una serie di regalini, ha ottenuto 300mila euro di finanziamento.
L’associazione è presieduta da Mario Carboni che ha convocato penne e taccuini per le 18, nella sede di via La Marmora. “Chenàbura – è scritto in una nota – presenta una ricerca frutto di diversi studi sulle radici ebraiche nella cucina sarda, a partire dal pane purile (ovvero azzimo), ancora prodotto in alcuni centri della Sardegna, per finire con la burrida, tipico piatto cagliaritano”.
Ancora dal comunicato a firma di Carbonia: “La Sardegna porta con sé la memoria ancestrale di una cultura ebraica antica che ha lasciato nell’Isola tracce indelebili ancora visibili nella cucina: noi siamo andati alla ricerca di queste tracce decifrando gli elementi di alcuni pietanze le cui origini e il cui significato sarebbero incomprensibili se non riferite alle cultura ebraica”.