La Maddalena rivuole il punto nascita, pressing sul Ministero per la deroga

Il punto nascita dell’ospedale Paolo Merlo di La Maddalena (nella foto) deve riaprire. Così vuole l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che facendo seguito alle richieste dei cittadini dell’isola ha inviato una richiesta al ministero della Salute per ottenere una deroga e riaprirlo, dopo due anni di inattività. A condannare il punto nascita sono i numeri imposti da un decreto ministeriale che prevede un minimo di 500 parti all’anno per la sopravvivenza del punto nascita. Si tratta di uno standard che l’ospedale maddalenino non può mantenere e dunque la sua chiusura, dopo la riorganizzazione della rete ospedaliera sarda è stata inevitabile. Non sono mancate le proteste da parte delle mamme che da tempo chiedono che i propri figli nascano sull’isola, anche perché sono state lamentate difficoltà negli spostamenti. In questo clima, l’esponente della Giunta non ha dubbi sul fatto che “i bambini devono poter nascere di nuovo a La Maddalena, è un impegno che abbiamo preso con le famiglie e le mamme dell’isola, una battaglia che abbiamo intenzione di combattere al loro fianco fino in fondo”.

Al Ministero, dunque, si chiede di allentare le maglie del decreto (il Dm 70), tarato sul territorio nazionale e difficilmente applicabile in Sardegna vista la vastità del territorio al quale si lega una densità di popolazione decisamente scarsa. “Abbiamo più volte sollevato forti dubbi sull’applicabilità del Dm70  all’interno del nostro sistema sanitario. Le ragioni sono molteplici e vanno dagli aspetti demografici, alle caratteristiche orografiche di alcune aree del territorio, dove i collegamenti non sono sempre agevoli. Peculiarità della nostra Isola che non possono essere ignorate. La legge non fa distinzioni, una rigidità che porta inevitabili diseguaglianze nel diritto di accedere alle cure”, precisa l’assessore della Sanità. “Auspichiamo che da Roma ci sia un’apertura in questo senso e di poter contare su una risposta in tempi rapidi”.

Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni, che ricorda “l’impegno preso con le mamme di La Maddalena, prima della nostra elezione, e a cui abbiamo tenuto fede”. Per l’esponente del Carroccio la richiesta dell’assessore “è un atto di oculatezza che tiene conto delle oggettive criticità del territorio. Ora la nostra attenzione si concentrerà sulle altre richieste di deroga per punti nascita promesse, in attesa di ricevere, come ci auguriamo, un positivo riscontro da Roma”.

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