La grillina Manca: ‘Oppi è un sessista’. Lui: ‘Accusa respinta, non è il mio stile’

Giorgio Oppi finisce sotto accusa: a puntare il dito contro il gran capo dell’Udc è la capogruppo degli M5s, Desirè Manca che ieri ha scritto in post dal titolo “Cercano di fermarsi con la violenza”. E scrive: “Durante l’occupazione dell’aula da parte della minoranza sono stata volgarmente attaccata dal decano del Consiglio regionale”. Oppi ha replicato con una nota nella quale scrive: “Si è trattato di una discussione di carattere politico”.

Ieri il centrosinistra e gli M5s hanno occupato una delle stanze dove si svolgono le riunioni delle commissioni per protestare contro lo slittamento della seduta dedicata alla continuità territoriale aerea, un problema che si sta traducendo nel totale isolamento della Sardegna. Dal 17 aprile, infatti, non ci sono voli a tariffe scontate dagli scali di Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma e Milano.

“Il collega – ha scritto la Manca in riferimento a Oppi – mi ha apostrofato dandomi della tonta, dicendomi che non rappresentavo nulla e che dal nulla arrivo e nel nulla devo tornare, condendo il tutto con il classico stronza. Ma la parte peggiore sono stati i commenti sessisti sul mio aspetto, sul fatto che a suo avviso dovrei coprirmi financo a suggerire un cambio di pettinatura. Da quando frequento la politica – si legge ancora nel post – ho subito diversi attacchi, ma mai una violenza sessista, misogina e volgare come quella di oggi. Sono certa che questa non sarà l’ultima volta, ma se veramente credono di spaventarmi urlando e sbavando stanno perdendo il loro tempo”.

Oppi ha replicato con una nota arrivata in mattinata. “Ho appreso dai giornali – si legge – la dichiarazione dell’ononorevole Desirè Manca nella quale fa riferimento alla discussione animata che c’è stata ieri pomeriggio in commissione, a seguito della decisione dell’opposizione di impedire i lavori programmati. Si è trattata di una discussione di carattere politico, sicuramente animata, e non certo di natura personale, come invece sostiene la collega alla quale ho, però, evidenziato che, costantemente, disattende le norme del Regolamento consiliare. Respingo, inoltre, l’accusa di aver avuto un atteggiamento sessista, priva di ogni fondamento e quanto mai lontana dalla mia forma mentis. Non posso non evidenziare, quindi, che l’onorevole Manca mente sapendo di mentire. Credo, infine, che quanto accaduto ieri sia stato determinato da un atteggiamento di comune responsabilità”.

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