La Finanziaria 2016 è legge

Con 30 voti a favore e 15 contrari, il Consiglio regionale ha approvato la manovra 2016 da 7 miliardi e 404 milioni.

La Finanziaria 2016 è legge: con 30 voti a favore e 15 contrari, il Consiglio regionale l’ha approvata alle 13,48. La manovra vale 7,404 miliardi, di cui un 1,174 destinati alla crescita. E si tratta della sola parte non vincolata del bilancio, visto che il resto delle risorse serve per coprire costi e servizi, quindi impegni di spesa già presi.

IRPEF E IRAP INVARIATE. La Finanziaria 2016 cancella – con l’articolo 1 – l’aumento di Irpef e Irap deciso alla fine del 2015 per azzerare parte della disavanzo della sanità (750 milioni totali). Con l’innalzamento delle due aliquote la maggioranza di centrosinistra puntava a recuperare 70 milioni nel 2016. Ma lo scorso febbraio l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, ha trovato la soluzione alternativa, subito ratificata dalla commissione Bilancio presieduta dal dem Franco Sabatini: i soldi sono stati recuperati dal fondo di garanzia del deficit regionale. Ciò è stato possibile perché nel 2015 i conti sono migliorati, col passivo ridotto di 226 milioni (è passato da 1,473 miliardi a 1,247 miliardi).

ASL E OSPEDALI. Rispetto ai 7 miliardi e 404 milioni di manovra, la quota maggiore di risorse è dirottata sulla sanità che quest’anno costerà 3 miliardi e 687 milioni, pari a 49,7 per cento del bilancio regionale (articolo 4). Nell’Isola i costi dell’assistenza medica sono a carica dei contribuenti sardi dall’accordo Soru-Prodi del 2006, all’interno della Vertenza Entrate. L’assessore Luigi Arru – che in una seduta di commissione aveva chiesto a febbraio ulteriori risorse visti gli attuali costi di gestione – ha comunque ottenuto un maggiore stanziamento di 31 milioni su non autosufficienze, povertà e servizi alla persona. L’aumento ha portato il totale delle politiche sociali a 250,3 milioni.

ENTI LOCALI. Nel 2016 il Fondo unico vale 551 milioni e 470mila euro (articolo 5). Di questi, i Comuni avranno a disposizione 484 milioni e 705mila euro, mentre per Unioni dei Comuni, Città metropolitana e Province lo stanziamento è di 65 milioni e 665mila euro. Il capitolo comprende pure i 500mila euro per il museo Man di Nuoro, passato sotto il controllo della Regione con la riforma degli enti locali approvata a gennaio. Ssempre per gli enti locali soon stati inseriti 600mila euro per gli studi di compatibilità idraulica e geologica.

UNIVERSITA’, LAVORO, CULTURA. Sono questi i tre capitoli di spesa dove più vivace è stato il confronto tra Giunta e Consiglio da quando ai primi di febbraio la manovra 2016 è approdata in commissione Bilancio, mentre l’esame in Aula è cominciato il 16 marzo. Le università hanno ottenuto 5 milioni in più, arrivando a un totale di 128,8 milioni. Alle politiche del lavoro ne sono stati destinati 5,5 in più, portando l’intero stanziamento a 88,9 milioni. Una maggiorazione di 6 milioni è andata alla cultura, arrivata a una somma finale di 98 milioni.

GIORNALI ONLINE E RADIO LOCALI. Con la Finanziaria 2016, per la prima volta il Consiglio regionale autorizza una spesa a favore delle testate online. Lo stanziamento è previsto nell’articolo 6, è il sesto, relativo a Beni e servizi culturali, informazione, spettacolo e sport: a bilancio ci sono 200mila euro per il 2016 e 100mila per il 2017. Dal tesoretto da 27 milioni, su cui ha deciso il Consiglio, sono stati presi anche i 400mila euro destinati alle radio locali che promuovono “la diffusione e la tutela della lingua sarda”. Con la stessa finalità le televisioni potranno contare su 800mila euro.

L’ASSESSORE ALLA PROGRAMMAZIONE. Poco dopo le 14, Raffaele Paci raggiunge la sala stampa per commentare il voto di oggi. “Abbiamo approvato – dice – una buona manovra, a chiusura di un intenso lavoro durato due mesi”. Su tutto, l’esponente della Giunta evidenzia la cancellazione di Irpef e Irap per il 2016. “Eravamo obbligati a varare l’aumento delle aliquote entro la fine del 2015. E allo stesso modo non potevamo trovare la soluzione alternativa se non dopo l’approvazione del pre-consuntivo, dal quale appunto sono stati recuperati i 70 milioni necessari”. Ma ” a quel punto – continua Paci – avevamo poche risorse a disposizione, e le abbiamo usate seguendo le priorità individuate dal Consiglio”.

SPESE DELL’ASSEMBLEA. A fine seduta l’Aula ha dato l’ok al Consuntivo 2015 e al Bilancio di previsione 2016, pari a 71 milioni e 211mila euro. Per coprire la totalità dei costi si è resa necessaria un’iniezione di liquidità di 4 milioni e 450mila euro, chiesti (e ottenuti) attraverso un emendamento presentato dai questori (Piermario Manca, Alessandro Unali e Giorgio Oppi). I soldi sono stati recuperati dal tesoretto. E questo perché l’anno scorso il palazzo di via Roma è stato esaurito l’avanzo di amministrazione.

L’OPPOSIZIONE. Per il centrodestra ha fatto sintesi il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. “Questa è una Finanziaria vuota – ha detto l’esponente azzurro, anche lui in sala stampa -. È vuota perché non affronta le reali emergenze della Sardegna: mi riferisco alle povertà in aumento e agli interventi a favore del comparto produttivo”.

NOTA POLEMICA. Appena prima che ci concludessero i lavori dell’Aula, ha chiesto la parola Gigi Ruggeri, il dem di Quartu. “Spiace constatare – ha detto – che nell’approvare il bilancio del Consiglio non si stato affrontato il tema dei vitalizi”, come promesso dalla stessa Assemblea un anno fa per tagliare i costi. A Ruggeri ha replicato Pittalis: “Non è questo il momento per affrontare il tema”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

 

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