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La denuncia dei Progressisti: “Al Brotzu posti letto finiti, disastro sanità in tutta l’Isola”

“È imbarazzante per le istituzioni regionali leggere che ancora una volta non ci sia chiarezza sui dati che descrivono lo stato di funzionamento della sanità regionale”. Si legge così in un passaggio della nota stampa diffusa dai Progressisti che prendono posizione su j’accuse dei medici di Anaoo contro l’assessore Mario Nieddu. Ma il partito di Francesco Agus e Massimo Zedda denuncia anche un altro fatto: “Al Brotzu di Cagliari sono stati bloccati i ricoveri in buona parte dei reparti”. Lo si è appresa dopo che l’ospedale, guidato da Agnese Foddis, ha diffuso “ieri una nota interna diffusa in cui è stata comunicata la totale assenza di posti letto nei reparti di Medicina d’urgenza, Medicina generale, Gastroenterologia e nei due reparti di Ortopedia e Traumatologia. Una situazione che denota una situazione ormai fuori controllo”.

Quanto ad Anaoo e Nieddu, al centro della discordia ci sono i numeri sui dirigenti medici in servizio: i camici bianchi, attraverso una nota della segretaria Susanna Montaldo, hanno denunciato un calo di 235 unità. L’esponente della Giunta, invece, ha detto a L’Unione Sarda che nell’Isola con quella qualifica c’è stato un aumento di 983 unità da quando il centrodestra governa l’Isola.

“Dati bugiardi” per Anaoo e su cui i Progressisti adesso commentano. “La sanità è in crisi in tutta la Sardegna. Si tratta di un fatto ormai innegabile che viene denunciato quotidianamente dalle associazioni di pazienti, dagli operatori sanitari, dai sindacati e dai rappresentanti di tutte le forze politiche, maggioranza compresa. In un momento come questo da cittadini ci si augurerebbe che chi ha il dovere di governare l’isola prendesse seriamente in considerazione queste segnalazioni”.

Ancora dalla nota stampa: “La risposta di chi dirige la sanità regionale è invece la difesa d’ufficio ad uso e consumo della campagna elettorale appena iniziata. Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni secondo cui il nostro sistema sanitario sarebbe in netto miglioramento sono grottesche. Se non ci fosse in gioco la salute di tutti ci sarebbe da ridere per il modo sgraziato e ridicolo con cui si attua la tecnica del ribaltamento della realtà secondo cui i medici che denunciano le imperizie e gli errori diventano i veri colpevoli”.

I Progressisti bollano come “ancora più sgradevole è il tono sprezzante con cui oggi l’assessore mortifica le associazioni di rappresentanza dei medici dichiarando numeri che non trovano corrispondenza nella realtà. Se è vero, come dice, che i medici sono aumentati, come è possibile che buona parte dei Pronto Soccorso dell’Isola siano stati chiusi e quelli ancora aperti, soprattutto a Sassari e a Cagliari, non riescano ad accogliere dignitosamente i pazienti perché carenti di personale per curarli?”.

Non solo: il caso del Brotzu, coi reparti strapieni, “non è un caso circoscritto”, scrivono ancora i Progressisti. “Prendiamo ad esempio i reparti di Ortopedia e Traumatologia: da Olbia a Nuoro, da Oristano fino al Sud Sardegna, non è possibile trovare un posto letto disponibile anche a causa dei ritardi nel portare a termine operazioni di routine. E, ancora, in che modo si può giustificare la crisi dei Centri trasfusionali che rende la vita impossibile ai talassemici e ritarda operazioni chirurgiche anche urgenti?”

I Progressisti concludono così: “Su questi e su altri temi il tempo dedicato da chi oggi governa la Sardegna a ricercare scuse, alibi e capri espiatori è di gran lunga superiore rispetto al tempo utilizzato per trovare soluzioni. È chiaro che, a fronte di questi dati, il racconto di chi oggi amministra la Regione fa a pugni con la realtà amara dei fatti”. Quindi l’assessore Nieddu presenti in Consiglio regionale un esame dettagliato e adeguato sullo stato della sanità e del suo personale o, in alternativa, le sue dimissioni. Non è giusto che la sanità sarda, dopo questi anni difficile, debba sopportare anche il peso della loro campagna elettorale”.

[Foto d’archivio]

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