Non gradita. Così a Marina Pisu, delegata di Aaroi-Emac, il sindacato che raccoglie i medici anestesisti e rianimatori, non è stato permesso di partecipare alla riunione convocato oggi al Brotzu.
Nel primo ospedale della Sardegna, ovvero l’Arnas dell’alta specializzazione (nella foto), è andata oggi in visita la commissione Sanità del Consiglio regionale. Obiettivo: fare il punto sulla situazione sanitaria, soprattutto alla luce del fatto che il Brotzu continua a ospitare tanti pazienti Covid, pur non essendo destinato alla cura del virus.
Presieduti da Antonio Mario Mundula, esponente dei Fratelli d’Italia, i commissari hanno incontrato la Dg Agnese Foddis e i primari (oggi sono chiamati direttori di struttura complessa). Il faccia a faccia è arrivato due giorni dopo l’incontro a Roma tra una delegazione della minoranza in Consiglio regionale e il ministro della Salute, Roberto Speranza. Al centro del confronto, proprio la crisi del sistema sanitario regionale, Brotzu incluso.
Per ragioni che non si conoscono, la delegata di Aaroi-Emac è stata lasciata fuori dalla riunione, benché avesse espressamente chiesto di partecipare. E questo a differenza di quanto accaduto un’ora prima al Microcitemico, ritornato un anno fa sotto l’egida della Asl 8 di Cagliari, il cui Dg Marcello Tidore non ha aspettato di fare la selezione all’ingresso, ma ha anticipato tutti aprendo l’incontro ai sindacati.
La Foddis, invece, ha scelto una strategia diversa, di totale chiusura rispetto al contributo dei delegati aziendali. Di certo la presenza dell’anestesista di Aaroi-Emac avrebbe comportato una narrazione senza filtri della situazione sanitaria al Brotzu, visto che la stessa Pisu, come raccontato lo scorso 7 febbraio da Sardinia Post, proprio alla Foddis aveva mandato una dura lettera in cui si faceva presente “l’impossibilità dei medici di garantire le cure in sicurezza”. Oggi la ‘punizione’: incontro al Brotzu discrezionalmente blindato ai sindacati, dal momento che al Microcitemico è andata diversamente.