In Aula tensione sul pranzo di Sardara: l’opposizione pronta a bloccare i lavori

La seduta pomeridiana del Consiglio regionale, con all’ordine del giorno il ddl sugli staff della Giunta, potrebbe slittare. Stamattina in Aula si è discusso del pranzo dei politici a Sardara in violazione delle norme anti-Covid. L’opposizione ha chiesto a più riprese che il governatore Solinas riferisca in Consiglio sui provvedimenti che ha annunciato di voler prendere contro funzionari e dirigenti che hanno partecipato al buffet “proibito”. Secondo quanto emerge dalla capigruppo appena terminata, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais proverà a verificare la disponibilità del governatore a intervenire in Aula. Se non lo facesse, le minoranze potrebbero decidere di occupare di nuovo l’Aula.

Da parte sua la maggioranza è pronta a proporre l’approdo tra i banchi dell’Assemblea di un disegno di legge sui ristori (per un ammontare di 120 milioni di euro) destinato ai lavoratori autonomi e alle imprese colpiti dalla pandemia e più che mai attuale considerata la retrocessione in zona rossa. Un provvedimento firmato dall’assessora al Lavoro Alessandra Zedda che entrerebbe in Aula con la procedura d’urgenza. In questo modo la 107 rimarrebbe congelata.

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I capigruppo del Consiglio regionale intanto hanno incontrato i rappresentanti sindacali dell’Agenzia Arpas e della società Igea con i quali hanno esaminato le rispettive problematiche. I primi hanno riproposto la questione del loro inquadramento contrattuale, attualmente all’interno del comparto sanità, mentre l’Agenzia svolge una serie di funzioni in materia ambientale. Secondo i sindacati, inoltre, l’organico dell’Arpas è fortemente sottodimensionato (circa 240 unità a fronte delle 500 indicate nella legge istitutiva) per il “congelamento” dei concorsi e le uscite dal lavoro dovute alla quota 100, determinando una situazione di costante difficoltà operativa non risolvibile in modo strutturale con il ricorso allo straordinario ed alla mobilità interna al sistema Regione.Di qui la proposta di una soluzione stabile, possibilmente a partire dalla prossima finanziaria.

Nella conclusioni il presidente Pais ha sottolineato la volontà comune di individuare la migliore soluzione, tenendo conto però del carico di tante emergenze del sistema regionale che superano la programmazione ordinaria. Nel secondo incontro è stata esaminata la situazione della società Igea, della quale deve essere ancora approvato il nuovo piano industriale. Proprio sul futuro della società hanno espresso preoccupazione i rappresentanti sindacali dei lavoratori secondo i quali, sulla base di una recente delibera della Giunta regionale, esisterebbero rischi di ridimensionamento, sia dal punto di vista delle risorse finanziarie che della forza lavoro, dopo l’uscita dei lavoratori ex Ati-Ifras del Parco geominerario.

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