Il rimpasto della Giunta passa dal Psd’Az, ecco le esche lanciate ai sardisti ‘ribelli’

Alessandra Carta

di Alessandra Carta

Christian Solinas sta lanciando messaggi subliminali ai sardisti ‘ribelli’, ovvero il dissenso interno e trasversale che col passare dei mesi ha ingrossato le proprie fila. Adesso che è tempo di rimpasto, il governatore ha fatto trapelare, attraverso La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda, l’intenzione di fare un posto in Giunta ad Antonio Moro, il giornalista sassarese che dei Quattro Mori è il presidente. Ma con Solinas è in rotta di collisione.

La ragione per cui il governatore dopo tre anni stia pensando a Moro, sino a riconoscere l’esistenza di una minoranza interna, se lo stanno chiedendo in molti nel Psd’Az. Anche perché il giornalista-presidente non è diventato di nuovo bravo, dopo essere stato considerato da Solinas un cattivo. Semplicemente il governatore ha la necessità di rompere l’unità dei ‘ribelli, per di più in crescita, perché di questo passo il rischio di perdere il controllo del partito è dietro l’angolo.

L’altra ipotesi su cui si ragiona nel Psd’Az è che Solinas cerchi di frenare il dissenso interno per coprire un altro scontro ancora più delicato, ovvero le divergenze nel gruppo del Consiglio regionale. Risulta infatti che abbia aspirazioni da assessore pure Nanni Lancioni, il più fidato consigliere di Solinas da un anno a questa parte. Se Lancioni strappa un posto nell’Esecutivo, può farlo solo a spese di Gianni Chessa, perché la staffetta avverrebbe in quota Sud Sardegna, essendo i due di Cagliari. Chessa è stato scelto come titolare del Turismo a inizio legislatura perché più di Lancioni era nel cerchio magico dei sardisti. Ma Chessa non è uno che si fa portare via la delega senza reagire.

Non è più facile la gestione dell’assessorato in quota Nord Sardegna. Quirico Sanna, alla guida dell’Urbanistica e degli Enti locali, anche lui scelto a inizio legislatura, la sta spuntando su Franco Mula, il capogruppo che da qualche settimane dice di non essere interessato alla Giunta. E c’è da credergli. Ma è altrettanto strano che Solinas si tenga lo stesso assessore all’Urbanistica per cinque anni senza che nessun altro sardista abbia l’ambizione di arrivare sino alla squadra di governo. Sanna è gallurese di Monti, Mula è stato sindaco di Orosei, in terra di Baronia.

Al momento il confronto sul rimpasto è fermo. Solinas avrebbe dovuto incontrare il Psd’Az, la sola delegazione che manca per chiudere gli incontri bilaterali, quasi due settimane fa. Poi c’è stato lo slittamento del faccia a faccia con la Lega. Così la riunione a Villa Devoto tra Solinas e i Quattro Mori era stata riprogrammata per l’antivigilia di Pasqua. Cioè venerdì 15. Poi è stata anticipata a giovedì 14. Infine sembrava che dovesse tenersi ieri, 19 aprile. Invece c’è stato un altro rinvio.

Se Solinas non incontra i suoi, è evidente che esiste un problema interno del partito. Anche solo l’incertezza sul che pesci pigliare, diventa per Solinas un motivo per fare melina, una delle sue passioni, a ben vedere.

L’unica certezza è che un assessorato in più deve essere dato all’Udc che conta sei consiglieri e in Giunta ha una sola delega con Andrea Biancareddu alla Pubblica istruzione e alla Cultura. Nel partito di Giorgio Oppi in pole per fare gli assessori ci sono Gianfilippo Sechi e Pietro Moro. E il problema che siano entrambi uomini non si pone, perché i Riformatori hanno due soli consiglieri in Aula, Michele Cossa e Aldo Salaris (che è pure assessore ai Lavori pubblici). Quindi, se del caso, spetterà ai liberal democratici indicare la donna.

La casella femminile che ha più possibilità di essere cambiata è quella di Anita Pili, alla guida dell’Industria con Sardegna 20venti. Questo se si conta il numero di scranni in Aula, dove il partito della Pili è rappresentato solo dal suo fondatore, Stefano Tunis. Se Solinas invece non vuole scontentare l’alleato e fare tutto in casa propria, a rischiare di più è Gabriella Murgia, la titolare dell’Agricoltura scelta nel 2019 dallo stesso governatore. Anche in questo caso Solinas scaricherebbe sui Riformatori l’indicazione della rappresentanza femminile.

Ogni ragionamento, però, sta finendo per essere prematuro, se Solinas non decide prima gli assetti nel Psd’Az. Perché da questi equilibri dipende sempre di più il rimpasto nella squadra di governo.

Alessandra Carta

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