Esequie solenni per morte dei politici: l’ultima delibera della Giunta Solinas

Se qualcuno in Giunta muore, ci saranno le esequie solenni. Così ha deciso lo stesso Esecutivo regionale. Con un particolare: quando si tratta di approvare qualcosa di scivoloso – o destinato a fare polemica – il governatore Christian Solinas delega tutto alla sua vice, Alessandra Zedda. E lei accetta di accollarsi l’incombenza. Così è successo anche il 12 febbraio (i precedenti sono la delibera sull’assalto alle coste e i maxi staff in Regione).

La cerimonia funebre con esequie solenni è prevista per il presidente della Regione ed ex; per gli assessori in carica e gli ex; per i Direttori generali che attualmente guidano gli Uffici. La displina si compone di nove articoli, di cui alcuni che sembrano far piombare la Sardegna nel culto della persona in stile dittatura latinoamericana. Di sicuro è difficile restare seri davanti a un provvedimento così. In calce anche la firma della Dg Silvia Curto. Clicca qui per leggere la delibera, la numero 5/15.

Scorrendo il testo, ecco le perle. Primo: se il governatore in carica muore, la Regione “pubblica un necrologio sui maggiori quotidiani della Sardegna”. Non è tutto: “La camera ardente è composta con tappetto dove posare il feretro” più “corona e nastro”. Da non dimenticare il “gonfalone listato a lutto e bandiere della Regione autonoma della Sardegna, della Repubblica Italiana e dell’Unione europea”.

ALLEGATO: clicca qui per leggere il testo completo sulla ‘Disciplina funerali solenni’

Ci sono obblighi pure per i partecipanti: al funerale non possono assolutamente mancare il vicepresidente e tutti gli assessori. Non è scritto, però, se bisogna eventualmente portare la giustificazione, come si fa a scuola. Né è detto se si incorre in qualche sanzione, in caso di assenza. Ovvio che questa è un’iperbole, ma dà la misura esatta della ridicolaggine del provvedimento.

Addirittura in caso di morte del presidente in carica è proclamato “il lutto pubblico regionale dal giorno del decesso fino al giorno delle esequie”. Non solo: in queste stesse ore “in tutti gli edifici dell’Amministrazione la bandiera della Regione è posta a mezz’asta”. Una roba che normata in questo modo ci si può aspettare solo in un regime, non in un sistema pubblico di un Paese democratico, quale la Sardegna.

Da sobbalzare sulla sedia quando si arriva all’articolo 7, ‘Decesso di personalità eminenti’. È scritto: “L’orazione funebre è tenuta dal presidente della Regione“. Questo per dire quanto un governatore può essere egotista, se pensa di dover diventare il protagonista anche dei funerali altrui. Non a caso, per tanto desiderio di occupare la scena, la Giunta ha deciso di ricompensare la famiglia dei morti pagando loro le spese della cerimonia, “ad eccezione della tomba”, è scritto.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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