Energia, il Consiglio naviga a vista. Slitta la discussione sulla legge

Matteo Sau

di Matteo Sau

Il Testo unico sull’energia dovrà aspettare ancora prima di vedere la luce e così le politiche energetiche della Sardegna. Il Consiglio regionale rinvia la discussione, rimanda il testo in commissione con l’obiettivo di aggiornarlo e migliorarlo. L’epilogo sembra tutto in discesa, eppure durante il dibattito sono emerse posizioni differenti anche tra i componenti dello stesso schieramento.

A spingere verso il rinvio è stato il mutamento del contesto attuale, visto che la legge è stata scritta prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, ma stando agli interventi sembra che il futuro energetico della Sardegna sia tutt’altro che nitido. Il testo di legge, presentato dal consigliere del Pd, Piero Comandini, oltre a tentare di adeguare la politica energetica regionale, contiene due importanti novità: la promozione delle Comunità energetiche e il reddito energetico regionale.

Le Comunità energetiche sono delle realtà in cui più utenze sono collegate a una fonte di energia rinnovabile riuscendo ad ammortizzare i costi delle bollette. In Sardegna ci sono già delle realtà che hanno sfruttato questo tipo di sistema e sono Villanovaforru, Ussaramanna seguite poi da Berchidda e Benetutti.

Con il reddito energetico regionale, invece, si punta, come riporta il testo della legge, “alla progressiva diffusione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare presso e a servizio delle utenze residenziali domestiche o condominiali”. Non solo, per incentivare questo cambio di rotta, l’amministrazione regionale dovrebbe acquistare e mettere a disposizione, a titolo di comodato, impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, a favore dei cittadini sardi.

Durante il dibattito, però, sono emerse posizioni differenti più che altro sullo scenario complessivo, motivo per cui è arrivata la frenata tanto che lo stesso Comandini ha contestato lo stop: “Se oggi non approviamo questo testo stiamo dicendo no alle Comunità energetiche, al reddito energetico e alla semplificazione amministrativa per il rilascio delle autorizzazioni. Adesso però diciamo che serve un tagliando, la verità è che si tratta di tre cose molto semplici che anche nelle altre Regioni stanno approvando, tre cose che nulla hanno a che vedere con la guerra in Ucraina e con il decreto Sardegna firmato da Giorgetti“.

Sempre dalla minoranza, nonostante i buoni propositi della legge, è stata sollevata la necessità di rivedere alcuni aspetti del testo. Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha affermato che “gran parte della legge è utile ma resta un tema che richiede il rapido adeguamento a quanto successo nel mondo”. L’esponente della Lega, Michele Ennas, pur apprezzando la “nuova consapevolezza sociale delle comunità energetiche”, ha ammesso che la legge “ha bisogno di manutenzione e va riaffidata alla commissione, per valutare fra l’altro nuove modalità di accesso al credito, ed arrivare ad un testo più completo per cittadini ed imprese”.

Così, la decisione del rinvio in commissione è stata presa durante una riunione dei capigruppo con il presidente del Consiglio, Michele Pais.

Matteo Sau

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