Due donne e un uomo lasciano la Lega:”Salvini ha escluso da tutto noi coordinatori sardi”

“Siamo stati destituiti da qualsiasi attività programmatica”. Di fatto ogni decisione passava sopra le loro teste. Così tre coordinatori della Lega nell’Isola che hanno deciso di lasciare. “È stata una scelta dovuta, perché un partito indisponibile al dialogo che rimanda le scelte a pochissimi, non rappresenta lo spazio dove vogliamo operare e mandare avanti le istanze del nostro territorio. Avremmo voluto una Lega più aperta che potesse abbracciare un percorso più sardo”.

Marina Puddinu

A dire addio sono Marina Puddinu, Adriana Sotgia e Pierluigi Molino che erano rispettivamente coordinatori del Carroccio a Sassari, Ozieri e Porto Torres. Adesso i tre sollevano contestazioni pesantissime contro Matteo Salvini e la dirigenza nazionale che hanno “negato qualsivoglia coinvolgimento nelle decisioni”, così come su “alleanze o pianificazione”. Idem sul siluramento di Mario Nieddu, tolto dalla Sanità per far posto all’amico di Christian Solinas, l’ortopedico Carlo Doria, non è stato nemmeno discusso nell’Isola.

Adriana Sotgia

Proprio sul rimpasto, tutto è passato sopra delle camicie verdi sardi. Con Solinas ha trattato Salvini in persona, vista l’importanza della partita ma i cui dettagli dello scambio tra la Lega e il Psd’Az sono ancora un mistero. Salvini per il suo partito ha accettato di perdere la Sanità, la delega più importante della Giunta e passare in totale da tre a due posti in Giunta. Ora non è chiaro cosa ci sia dietro questo ‘baratto’.

Nella nota diffusa dai tre leghisti dimissionari dicono ancora: “Quando si parla di radicamento del partito sul territorio, di organizzazione politica, di condivisione delle scelte, di spirito collettivo, di stare tra la gente senza però praticare effettivamente tali principi, si rischia di incorrere in incongruenze ed incoerenze che risultano alla lunga intollerabili”, è la contestazione degli ormai ex coordinatori.

Pierluigi Molinu

Prima di questa triplice mossa, l’altro terremoto nella Lega sarda è datato settembre, quando contestualmente all’addio di Giorgio Todde ai Trasporti (ma se non fosse andato via lui, l’avrebbe cacciato Salvini), anche altri dirigenti sardi si erano dimessi.

, – si legge nella nota – essendo stato negato qualsivoglia coinvolgimento nelle decisioni, alleanze o pianificazione. In tutti i casi le decisioni del partito vengono comunicate a cose fatte o apprese a mezzo social media».

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