Doppia preferenza, il Pd accelera: “Subito il voto in Consiglio regionale”

Il Pd sardo accelera sulla doppia preferenza di genere. Ieri il gruppo dem di via Roma si è riunito e ha deciso di portare subito in Aula la modifica alla legge elettorale prevedendo appunto l’introduzione del voto uomo/donna. Parallelamente, proprio per accompagnare la crescita della partecipazione femminile in politica, nella norma democratica saranno previste liste paritarie, con l’obbligo per i partiti di candidare il 50 per cento di ciascuno dei due generi. Attualmente è prevista una proporzione dei due terzi e un terzo.

Sulla doppia preferenza il gruppo dem del Consiglio regionale – il più numeroso con diciotto seggi – marcerà unito perché “in Sardegna – spiega il vicecapogruppo Roberto Deriu – esiste un’arretratezza, legislativa e culturale insieme, che va colmata quanto prima. E per farlo, l’unica strada percorribile è lo stralcio della norma, con un pronunciamento dell’Assemblea dedicato esclusivamente all’inserimento del voto uomo/donna nelle legge elettorale. In questo modo – va avanti Deriu – l’Aula avrà modo di concentrarsi su un tema molto sentito dall’opinione pubblica, come nei tanti appelli lanciati dalla società civile”.

Sul punto, in occasione della visita di Sergio Mattarella a Cagliari lo scorso ottobre, le donne del Coordinamento3 avevano scritto al presidente della Repubblica perché si facesse garante dello “scrutinio palese in Consiglio regionale“, visto che la norma sulla doppia preferenza era stata bocciata nel 2013 “con l’escamotage del voto segreto”. Ma per sollecitare la modifica della legge elettorale è nato il collettivo Heminas che più volte si è appellato alla presidente della Camera, Laura Boldrini, e ha organizzato a Cagliari diverse manifestazioni, anche sotto il palazzo di via Roma.

Adesso mancano i passaggi burocratici. Perché la doppia preferenza approdi in Aula, serve che la conferenza dei capigruppo inserisca la modifica della legge elettorale nell’ordine del giorno del Consiglio. La richiesta la farà il rappresentante dei dem in via Roma, Pietro Cocco. Ma sull’introduzione del voto uomo/donna all’interno di una stessa lista si è sempre espresso a favore pure il presidente Gianfranco Ganau che, a febbraio 2017, aveva presentato una proposta di legge per modificare l’intera legge elettorale, compreso l’inserimento della doppia preferenza di genere rafforzata, con anche liste paritarie (qui la cronaca).

Proprio ieri Sardinia Post ha pubblicato un’inchiesta sul tema, partendo dai dati sulla rappresentanza femminile nella politica italiana elaborati dal Servizio studi di Montecitorio. Dati che sono stati calati nei contesti delle singole regioni italiane: è venuto fuori che ‘votare’ donna è anche un fatto culturale, non solo normativo. Deriu dice: “Ci sono casi, come questo della partecipazione femminile nelle istituzioni, in cui la società civile è più avanti rispetto alla classe politica. Abbiamo dunque il dovere di metterci al passo. E il Pd, responsabilmente, ha deciso all’unanimità di prevedere un voto-stalcio in Consiglio regionale”. La commissione Riforme di via Roma, guidata da Francesco Agus (Campo progressista), si è già espressa favorevolmente il 28 settembre scorso. Ma il Partito democratico propone anche la novità delle liste paritarie.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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