Dopo l’addio al Galsi, spuntano gli iso containers con gas spagnolo

Abbandonato il metanodotto Galsi (la Giunta di Francesco Pigliaru ha firmato a maggio l’uscita dalla spa del gas algerino), la Regione sta valutando diverse strade per portare il metano nell’Isola. Una di queste riguarda gli “iso containers“, ovvero il trasporto via nave, modalità di cui si servono già alcune aziende sarde attraverso il gruppo privato Comit che ha chiuso anche diversi accordi internazionali e trasporta il gas naturale fornito dalla spagnola Molgas, riporta l’Ansa. I container, a loro volta, caricati su navi del Gruppo Grendi sino al porto canale di Cagliari per poi essere distribuiti negli stoccaggi dell’utenza finale.

In media occorrono 4-5 giorni tra la partenza e lo stoccaggio in serbatoi che avviene dopo un trasporto via gomma su un autocarro con un sistema a doppia alimentazione (dual fuel) Cng-gasolio o a Gnl. L’iso container medio contiene 43 metri cubi di metano allo stato liquido che, immesso nella rete, allo stato gassoso produce 25.800 metri cubi. Per un’utenza con un consumo di 150 mila chili di prodotto viene installato un serbatoio criogenico da 100 metri cubi che lavora a -160 e bastano 300 metri cubi di serbatoi criogenici per fornire energia a 5mila abitanti con poco più di 40 viaggi all’anno di un container, calcolando un consumo medio annuo per famiglia di 700 metri cubi allo stato gassoso.

Alcune aziende sarde hanno già fatto questa scelta nella zona dell’Oristanese e con un semplice serbatoio di 100 metri cubi avranno il metano liquido per alimentare i propri impianti risparmiando denaro e rispettando l’ambiente, visto che il gas naturale liquefatto (gnl appunto) produce meno emissioni rispetto ad altri carburanti fossili. “Niente rigassificatori né dorsali ma solo serbatoi di stoccaggio nei diversi distretti della rete del gas – spiega Federico Meloni, ceo del gruppo Comit – In un mese, dopo le autorizzazioni, si riesce a mettere in piedi una centrale di stoccaggio tipo da 100-300 metri cubi che può alimentare un intero comune, una grossa fabbrica o un’intera flotta di mezzi di trasporto. Infatti le centrali possono funzionare da stoccaggio anche per costruire vere e proprie stazioni di servizio per alimentare automezzi (autovetture, autocarri, bus, truck) e natanti alimentati con sistema dual fuel. In questo modo si rispetta l’ambiente, anche in base alle nuove normative sulle emissioni di zolfo che al 2015 non dovranno superare lo 0,5 per cento e nel 2020 lo 0,1 per cento”. Tutto queste mentre si attende la decisione della Regione sul percorso da avviare per portare il metano in Sardegna e si è alle battute finali per la presentazione in Giunta del Piano energetico regionale. Per ottobre il gruppo Comit ha organizzato il secondo convegno intitolato “Isola dell’energia” sul Gnl al quale parteciperanno gli esperti del settore e verrà illustrato il progetto “Hub Sardinia Gnl”.

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