Valerio De Giorgi, il consigliere regionale arrestato all’aba di oggi con l’accusa di voto di scambio, corruzione e tentata truffa, esce di scena dal Palazzo di via Roma. Al suo posto entra Paolo Congiu, vigile urbano distaccato per anni in Procura a Cagliari e adesso in pensione.
De Giorgi, arrestato insieme al suo collaboratore Marco Pili e a Corrado Deiana, costruttore di Quartucciu, finisce fuori gioco per effetto della legge Severino. Congiu è il primo dei non eletti in Fortza Paris, il partito con cui De Giorgi si era candidato alle Regionali del 2019, salvo poi abbracciare la causa di Sardegna Forte,”movimento per la buona politica” e approdare nel Gruppo Misto.
Congiu arriva nella massima assemblea sarda come aveva provato a fare anche una volta chiuse le urne, perché contro l’elezione di De Giorgi aveva presentato ricorso. Sull’oonorevole ai domicilairi, Gianfranco Scalas, l’ex colonnello presidente di Fortza Paris, ha detto all’Ansa: “Era stato eletto sì nella nostra lista, ma subito dopo aveva intrapreso una strada differente e non ha mai rappresentato il partito, ma un movimento chiamato Sardegna Forte”.
De Giorgio nei primi tre anni di legislatura è stato anche il presidente della commissione Bilancio in Consiglio regionale, incarico andato poi al sardista Stefano Schirru per effetto della rotazione degli incarichi prevista per legge.