L’ex sindaco di Assemini, Mario Puddu, saluta Gianluigi Paragone che è appena stato espulso dal Movimento Cinque stelle. Il senatore lo ringrazia per l’affetto e assicura che continuerà le sue battaglie anche senza la casacca grillina e che non tornerà al primo amore, quello per il Carroccio. Tra i Cinque stelle è in atto un feroce scontro con Paragone che è stato cacciato dopo aver duramente criticato la gestione politica e aver votato contro la legge di Bilancio. “Sono stato espulso dal nulla. Quando perdi due elettori su tre, ti espelle il nulla“, è stata la sua replica dopo il cartellino rosso. E ha incassato il pieno sostegno di Alessandro Di Battista: “Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali: non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui”. Sulla vicenda è intervenuto anche Mario Puddu.
L’ex sindaco non ha incarichi formali nel Movimento, dopo la condanna in primo grado e il ritiro dalla corsa per le Regionali, ma è sempre considerato uno dei referenti regionali della squadra di Beppe Grillo. “Voglio bene e stimo Gianluigi e continuerò a volergliene, a stimarlo come testa pensante, molto brillante che, certo, avrei preferito ancora all’interno del M5S che è e rimane la mia unica casa politica, la mia famiglia e lo resterà – ha scritto Puddu su Facebook, pubblicando una foto che lo ritrae assieme a Paragone durante una campagna elettorale -. Tra gli altri sono molto legato al valore della riconoscenza e non c’è giorno in cui mi son scordato dove sono nato e dove sto politicamente”. Nelle scorse settimane c’è stata anche la fuoriuscita dell’ex ministro della Pubblica istruzione, Lorenzo Fioramonti, che sarebbe pronto a far nascere un nuovo movimento e tra i nomi dei parlamentari M5s che potrebbero seguirlo circolano sono anche quelli di due deputati sardi, Andrea Vallascas e Mara Lapia.
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A proposito dell’espulsione di Paragone, Puddu aggiunge: “Questo non mi vieta, anche se le nostre strade (a livello di casacca politica) si son divise, di continuare a ritenerlo una testa intelligente, preparata e competente, che si era presa carico di tante nostre battaglie storiche e che sono nel nostro Dna”. L’ex candidato governatore dei Cinque Stelle non apprezza i toni accesi nel dibattito tra le fazioni interne al Movimento. “Trovo insopportabile e disonesto sparlare e sputtanare gli ex – ha scritto -. Anzi, quando ci si lascia (sia che si parli di rapporti tra fidanzati, amici, colleghi di lavoro o altro) adoro coloro che continuano a evidenziare quanto di bello c’è stato e continua a esserci tra loro. Poi certo, gli imbecilli che si rivelano tali, imbecilli rimangono, ma questa è un’altra storia”.
Le sue parole sono state apprezzate dal senatore espulso, che ha commentato il post di Puddu. “Grazie Mario. Ti voglio bene. Le battaglie saranno sempre le stesse – ha scritto Gianluigi Paragone -. Le farò con coerenza contro un sistema che avrei voluto cambiare. E che comunque sono convinto di cambiare, di spallata in spallata. Ah, dimenticavo ma mi sembra ovvio: volendo cambiare sistema non emigrerò altrove, Lega in testa”.
Marcello Zasso