Puddu condannato: “Ritiro candidatura alla presidenza della Regione”

Mario Puddu non è più il candidato di M5s alle Regionali del prossimo anno. Lo annuncia lo stesso leader dei Cinque Stelle sulla propria pagina Facebook, dopo la condanna a un anno, per abuso d’ufficio, decisa questa mattina dal gup di Cagliari, Roberto Cau che ha accolto la chiesta del pm Marco Cocco. Puddu ha scritto un lungo post. Non era atteso. In tribunale, dopo la sentenza, ai giornalisti si era limitato a dire che non sapeva più se fosse ancora il leader di M5s (leggi qui). Invece, probabilmente, aveva già preso la decisione.

“Oggi – si legge nell’incipit – è una giornata triste per me: il Tribunale di Cagliari mi ha condannato per abuso d’ufficio in riferimento ad una vicenda avvenuta quando ero sindaco di Assemini. La sentenza mi amareggia perché io continuo a ritenere di avere fatto il mio dovere, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Nonostante la condanna sia di natura ben diversa da quelle cui siamo stati, ahinoi, abituati vedendo in questi anni chi ci amministra e chi ci governa, è però fondamentale levare immediatamente da ogni imbarazzo la forza politica che amo e in cui credo fortemente. Per cui, ancora prima e a prescindere dalle regole del Movimento, faccio un passo di lato, ritirando la mia candidatura alla presidenza della Regione”.

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Il post di Puddu continua così: “Ciò mi provoca un grande dispiacere e dolore. Ho e sento la mia Terra scorrere nel mio sangue e desideravo fare qualcosa per lei, dedicando alla causa i prossimi cinque anni della mia vita. Ringrazio tutte le persone che in questi mesi mi sono state vicine e non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro fiducia. Oggi sono stato condannato e ritiro la mia candidatura. E compirò questo gesto con estrema serenità”.

Puddu va avanti: “Intanto in queste settimane vediamo tutti le immagini dei tavoli di centrodestra e centrosinistra che si stanno riunendo per provare a trovare un candidato alla presidenza della Regione: pieni di politici che nonostante indagini per reati anche pesanti e condanne in primo grado, sono sempre lì, senza alcun ritegno. Mettendo al centro della loro opera politica se stessi. Io invece sono orgoglioso di appartenere ad un MoVimento che chiede a chi è stato anche solo condannato in primo grado, di fare un passo indietro. Perché questa è la forza del MoVimento: la forza dell’onestà e della trasparenza, del rispetto dei cittadini che viene prima di qualunque altra cosa. Il MoVimento 5 Stelle è diverso. Il candidato che ora verrà individuato saprà raccogliere le istanze dei sardi e dare slancio alle nostre idee di rinnovamento”.

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L’ormai ex candidato governatore osserva nel finale: “Chi pensa che questa condanna sarà uno stop alle nostre idee e al nostro consenso crescente si sbaglia. Il MoVimento 5 Stelle oggi è forte più che mai e questa forza si tradurrà in speranza per tutti. Lo dimostreremo presto. I sardi sanno che noi siamo diversi. Per questo a febbraio a vincere le prossime elezioni regionali in Sardegna sarà il MoVimento 5 Stelle”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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